Perché conviene lasciare il mercato tutelato subito

Simone Micocci

26 Ottobre 2023 - 14:17

Mercato libero o regime tutelato? Dopo lo stop (definitivo?) alla proroga, non conviene ritardare ancora il passaggio.

Perché conviene lasciare il mercato tutelato subito

Nessuna proroga per il passaggio dal mercato tutelato a quello libero, restano così ferme le scadenze fissate dalla riforma della concorrenza del Pnrr. Quindi, entro il 10 gennaio 2024 bisognerà effettuare il passaggio della fornitura del gas, mentre per quella elettrica c’è tempo fino ad aprile 2024.

Ma siamo sicuri che lo stop della proroga rappresenti una cattiva notizia? Se teniamo conto della differenza più importante tra il regime di maggiore tutela e quello concorrenziale, ovvero il fatto che nel secondo caso è possibile bloccare l’offerta per più tempo, non sembra essere così.

È vero infatti che in condizioni di normalità chi non ha fatto scelte di mercato (restando nel regime tutelato) “ha risparmiato il 23% in bolletta”, come fatto notare dal sindacato Cisl, ma lo è altrettanto il fatto che con l’aumento dei costi dell’energia chi ha attivata un’offerta del mercato libero con prezzo bloccato è tutelato da eventuali rincari.

Per capire se conviene l’uno o l’altro, e se è consigliato lasciare subito il mercato tutelato per passare al regime concorrenziale, dobbiamo quindi guardare all’andamento dei costi dell’energia, nonché a cosa prevedono gli esperti per il futuro. Eccone un’analisi tanto per la luce quanto per il gas.

Mercato tutelato vs mercato libero, le tariffe aggiornate

Oggi chi fa parte del mercato tutelato ha la bolletta calcolata sulla base delle seguenti tariffe:

  • energia elettrica: quota energia pari a 0,15791 euro/kWh (prossimo aggiornamento in programma a gennaio 2024);
  • gas: quota energia pari a 0,449303 euro/smc (prossimo aggiornamento in programma a novembre 2023).

Ecco, invece, cosa prevedono alcune offerte del mercato libero per l’energia elettrica:

  • E-light Luce Enel: 0,18 euro/kWh (prezzo bloccato per 12 mesi);
  • Eni Luce 24 h: 0,1777 euro/kWh (prezzo bloccato per 12 mesi);
  • Poste Energia: 0,2041 euro/kW (prezzo bloccato per 12 mesi).

E per il gas:

  • E-light Gas Enel: 0,735 euro/smc (prezzo bloccato per 12 mesi);
  • Enel Gas Fixa Time: 0,6270 euro/smc (prezzo bloccato per 12 mesi);
  • Poste Energia Gas: 0,79 euro/smc (prezzo bloccato per 12 mesi).

Come anticipato, quindi, a oggi che siamo in una condizione che potremmo definire di normalità il mercato tutelato è sicuramente più conveniente. Ma quanto queste condizioni favorevoli resisteranno ancora? Con l’arrivo dell’inverno e il peggiorare della situazione in ambito internazionale lo scenario potrebbe presto cambiare.

Le previsioni per il mercato di luce e gas

Sono diversi i fattori che fanno temere per un aumento dei costi dell’energia nei prossimi mesi, fermo restando che, come visto sopra, per l’aggiornamento delle tariffe dell’energia elettrica bisognerà comunque attendere fino al prossimo gennaio.

Intanto l’arrivo dell’inverno che inevitabilmente porterà a un incremento dei prezzi dell’energia, a cui va aggiunta la situazione sul piano internazionale che dopo l’Ucraina vede anche lo scoppio della guerra tra Hamas e Israele. E come se non bastasse l’esplosione del gasdotto tra Estonia e Finlandia ha peggiorato una situazione che era già instabile.

A tal proposito, secondo Cristiano Bilucaglia, presidente dell’Osservatorio per l’energia Ubroker dobbiamo aspettarci un “aumento notevole dei prezzi”, anche perché non bisogna dimenticarsi che il Medio Oriente detiene il 42% delle riserve globali di gas. A tal proposito, prima dello scoppio del conflitto era stato previsto un incremento del 60% del gas per l’ultimo trimestre del 2023 e del 35% per l’energia elettrica nel primo trimestre del 2024, ma i rincari alla luce degli ultimi sviluppi potrebbero essere ancora più alti.

Cosa conviene fare adesso

Eccetto coloro che rientrano tra i nuclei familiari vulnerabili, bisognerà quindi cambiare al più presto fornitore di luce e gas passando al mercato libero. L’indicazione è di farlo prima della scadenza, in quanto altrimenti ci sarebbe il passaggio al Servizio di tutele graduali con rischio di un ulteriore aumento del prezzo, ma probabilmente potrebbe essere conveniente cambiare fin da subito.

Specialmente per il gas, infatti, oggi è possibile sottoscrivere un’offerta con prezzo bloccato per i prossimi 12 mesi. Vero che al momento il costo €/smc è più alto rispetto a quello previsto nel mercato tutelato, ma già a novembre - come pure a dicembre - è in programma un aumento. Il rischio è quindi di arrivare a dicembre già con una bolletta più alta rispetto a quella prevista laddove si fosse passati oggi al mercato libero, tra l’altro con la difficoltà nel trovare un’offerta altrettanto conveniente come quelle attualmente attivabili.

Lo stesso vale per l’energia elettrica, per quanto comunque sembra esserci meno fretta. Intanto perché il prossimo adeguamento delle tariffe è in programma solo a gennaio, e poi perché la scadenza del passaggio al mercato libero è fissata ad aprile 2024. Tuttavia, la differenza che c’è oggi tra le tariffe dei due regimi è minima: aspettare ancora con il rischio di un nuovo rincaro a gennaio e di ritrovarsi tra febbraio e marzo con offerte del mercato libero meno convenienti rispetto a quelle attuali non sembra essere una buona idea.

Questo, quindi, sembra essere il momento migliore per lasciare subito il mercato tutelato e passare al libero, senza quindi dover aspettare la scadenza: vale tanto per il gas quanto per la luce, anche perché è possibile attivare entrambi con lo stesso fornitore con offerte combinate più convenienti rispetto a quelle singole.

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