Il percorso per entrare all’interno della Nato della Finlandia e della Svezia potrebbe essere a rischio. Ecco perché e cosa sta accadendo.
Battuta d’arresto per la corsa di Finlandia e Svezia a entrare nella Nato. La Turchia si sarebbe opposta all’ingresso dei due Paesi. Se ci si era immaginati che la procedura d’ingresso dei due Paesi, che da tempo hanno intrecciato rapporti stretti con l’Organizzazione, sarebbe stata alquanto rapida, si era in errore, la Turchia ha posto un macigno lungo il percorso di adesione e ingresso alla Nato.
I motivi addotti riguardano la sicurezza nazionale: stando alle parole del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, Svezia e Finlandia, come altri paesi nordici, sarebbero la sede di diversi gruppi terroristici. Eppure, guardando al clima internazionale è impossibile non pensare che all’ombra dell’opposizione all’ingresso dei due paesi scandinavi ci siano le minacce del presidente russo Vladimir Putin.
Se la guerra in Ucraina è stato il catalizzatore che avrebbe convinto la Svezia e la Finlandia a perdere la propria storica neutralità politica, dall’altra è proprio lo stesso conflitto russo-ucraino a preoccupare Erdogan e altri politici. Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Come si entra nella Nato: tappe e requisiti
Finlandia e Svezia hanno da tempo intessuto rapporti molto stretti con l’Alleanza Atlantica, per questo la loro adesione avrebbe dovuto essere abbastanza rapida. Normalmente, però, la procedura per l’ingresso di un Paese è più lunga e complessa, di quanto ci si possa immaginare e può durare addirittura anni.
Un paese per entrare alla Nato deve inviare una richiesta formale approvata dal proprio parlamento. Da qui ha inizio una procedura suddivisa in 3 tappe:
- inizialmente hanno luogo discussioni e negoziati preliminari per gli aspiranti membri;
- successivamente è prevista l’applicazione delle riforme necessarie per entrare nella Nato nei i paesi formalmente candidati;
- infine, avviene il concreto ingresso del paese candidato nell’Organizzazione.
Il processo per accogliere un nuovo Stato all’interno della Nato è previsto dall’articolo 10 dell’organizzazione ed è stato normato nel 1999 con il Membership Action Plan (Map), ovvero il “Piano d’azione per l’adesione”, il quale prevede però come requisiti:
- che il paese candidato sia uno Stato europeo;
- che i paesi membri della Nato accolgano il nuovo Stato all’unanimità.
È proprio quest’ultimo il requisito che sembrerebbe mancare a Svezia e Finlandia.
Perché Finlandia e Svezia rischiano di non entrare nella Nato: l’opposizione della Turchia
L’ingresso di Finlandia e Svezia nella Nato sarebbe solo un “errore”. Con queste parole il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha accolto poco positivamente la richiesta formale dei due paesi di entrare nell’Alleanza Atlantica.
La Turchia, paese membro dal 1952, ha quindi posto un gravoso ostacolo all’ingresso dei due paesi scandinavi, ribadendo di non avere “un’opinione positiva” della loro possibile adesione. La ragione addotta da Erdogan è una sola: questi due Paesi avrebbero dato ospitalità - anche nel parlamento - a organizzazioni curde, il Pkk (il Partito dei Lavoratori del Kurdistan) considerato anche un’organizzazione terrorista. Il presidente turco ha quindi sostenuto che i paesi scandinavi sono “come una pensione per le organizzazioni terroristiche”.
Finlandia e Svezia rischiano quindi di non entrare nella Nato per il veto della Turchia e come recita l’articolo 10 del Trattato Nato, serve l’unanimità.
I ministri degli Esteri di entrambe le Nazioni hanno però intenzione di discutere della questione a Berlino, in occasione della riunione informale dei ministri degli Esteri dell’Alleanza, mentre gli Stati Uniti sono a lavoro per “chiarire” la posizione di Erdogan, il quale guida il secondo esercito dell’intera Alleanza, dopo quello statunitense.
Finlandia e Svezia rischiano di non entrare nella Nato: gravano le minacce della Russia?
Eppure, è innegabile pensare che dietro all’opposizione della Turchia si celino nell’ombra le minacce della Russia. L’annuncio dell’Ingresso dei due paesi nordici è stato fortemente contestato dal presidente russo Vladimir Putin, che ha spesso fatto riferimento all’allargamento della Nato come una delle cause dell’invasione dell’Ucraina.
“L’allargamento della Nato e l’avvicinamento dell’alleanza ai nostri confini non rende il mondo e il nostro continente più stabile e sicuro”. Queste le parole del Cremlino che ha ribadito come l’ingresso della Finlandia sarà “sicuramente” considerato come una minaccia. Secondo il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, il presidente Putin e i membri del Consiglio di sicurezza russo starebbero discutendo delle potenziali minacce poste dalla decisione di Finlandia e Svezia di entrare nella Nato.
Un dato questo che potrebbe costituire un ostacolo in più per i due Paesi a entrare nell’Organizzazione.
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