Secondo le previsioni del FMI, il debito/PIL aumenterà in Francia e Belgio nei prossimi due anni, ma diminuirà in Grecia e Portogallo, con diminuzioni modeste anche previste in Italia e Spagna.
Negli ultimi tempi, gli investitori hanno afferrato l’opportunità di acquistare i titoli di stato di alcuni dei paesi più indebitati dell’eurozona per assicurarsi rendimenti attraenti, mentre le linee di demarcazione tra i mercati obbligazionari più rischiosi e quelli più sicuri diventano sempre più sfumate.
Gli operatori sono stati incoraggiati dalla diminuzione dei rapporti debito/PIL in Italia, Portogallo, Grecia e Spagna. Questo si è aggiunto a un’ampia rincorsa sui titoli di stato dell’eurozona alla fine dello scorso anno, alimentata dalle speranze di tagli ai tassi di interesse, e ha contribuito a ridurre il divario tra i costi di finanziamento italiani e tedeschi, una misura chiave dei rischi dell’eurozona, a 1,56 punti percentuali, vicino al minimo di due anni. A ottobre, il divario superava i 2 punti percentuali.
La contrazione di questi differenziali segna un cambiamento significativo nel sentiment nell’area dell’euro, poco più di un decennio dopo la lunga crisi del debito che ha quasi spezzato la moneta unica e ha portato a prestiti di salvataggio per diversi paesi. [...]
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