Il piano sull’energia verde messo in cantiere dall’amministrazione Biden per rilanciare il settore Usa delle industrie rinnovabili potrebbe avere seri effetti indesiderati.
Negli Stati Uniti i democratici hanno accolto con piacere le promesse green messe in cantiere dall’amministrazione Biden per rivitalizzare l’industria americana delle energie rinnovabili. C’è tuttavia chi teme che il piano varato – e in parte già sposato – da Joe Biden possa rappresentare un regalo alla Cina dal valore di almeno, se non oltre, 100 miliardi di dollari.
A tanto, infatti, ammonterebbe la quota dei finanziamenti pubblici – e quindi dei contribuenti statunitensi – che potrebbe essere «saccheggiata» da Pechino sfruttando il desiderio della Casa Bianca di rilanciare il lato green del Paese. L’intero programma, che dovrebbe costare complessivamente qualcosa come 1,2 trilioni di dollari, è stato teoricamente progettato per migliorare la competitività Usa nei settori attualmente dominati dalla Repubblica Popolare Cinese, compresi i pannelli solari e i veicoli elettrici.
Ci sarebbe solo un piccolo, grande problema: a detta di vari esperti, una simile mossa non farebbe altro che consentire alle aziende del Dragone di estendere il loro monopolio globale dominando il mercato statunitense. La questione ha insomma diviso comunità politiche un tempo compatte, mentre le grandi società della Cina stanno sbarcando in vari Stati americani. Suscitando preoccupazioni geopolitiche, ambientali e di sicurezza. [...]
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