Bce sotto pressione: il prossimo taglio dei tassi ci sarà a ottobre? Perché aumentano le scommesse su una riduzione del costo del denaro già il mese prossimo? La crescita europea preoccupa.
La Bce è pronta a tagliare di nuovo i tassi nella riunione di ottobre? I segnali che arrivano da mercati e analisti sembrerebbero confermare una svolta politica accomodante più determinata rispetto a quanto previsto qualche mese fa.
Il motivo è uno solo: l’Eurozona arranca nella ripresa economica e rischia di restare intrappolata nella stagnazione. Gli operatori sono quindi sempre più convinti che l’Eurotower taglierà nuovamente i tassi di interesse il mese prossimo, mentre aumentano le prove che l’economia si sta indebolendo. Il focus si è spostato dall’inflazione - in fase di raffreddamento verso il target del 2% - alla crescita.
I decisori della Bce hanno abbassato i costi di prestito due volte quest’anno e alla loro ultima riunione hanno affermato che ulteriori riduzioni dipenderanno dai dati in arrivo. Finora i trader hanno ampiamente sostenuto una riduzione dei tassi a trimestre, ma questo calcolo sta cambiando rapidamente poiché i dati dipingono un quadro di un’economia in bilico. Le nuove previsioni sui tassi di interesse Bce.
Bce, nuovo taglio dei tassi a ottobre? Perché c’è pressione
I mercati monetari scontano ora una probabilità di circa il 50% di una riduzione di un quarto di punto dei tassi a ottobre, in aumento rispetto al 20% circa della scorsa settimana.
Il repricing segue gli ultimi dati macro, secondo i quali l’economia del settore privato dell’area euro si è ridotta e la fiducia delle imprese tedesche è scesa più del previsto.
“I dati in arrivo dall’area euro rafforzano la nostra convinzione che la Bce accelererà il ritmo dei tagli dei tassi a step consecutivi”, hanno scritto in una nota gli economisti di Goldman Sachs guidati da Sven Jari Stehn. “Un taglio a ottobre è del tutto possibile”.
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“Anche se la Bce decidesse di saltare di nuovo il taglio dei tassi a ottobre, è probabile che i partecipanti al mercato prevedano che è solo questione di tempo prima che debba accelerare i tagli dei tassi con una mossa più ampia di 50 punti base a dicembre”, ha affermato Lee Hardman, stratega di MUFG.
I trader stanno scommettendo su 48 punti base di allentamento durante le due riunioni rimanenti della Bce dell’anno, da circa 37 punti base di una settimana fa. Per il prossimo anno, i mercati implicano circa 118 punti base di tagli aggiuntivi, portando potenzialmente il tasso di deposito al di sotto del 2%.
In sintesi, un peggioramento delle prospettive economiche dell’Eurozona dopo la lettura preliminare e deludente dei PMI ha cambiato lo scenario. La Bce potrebbe essere costretta a intervenire in modo più convincente per rilanciare la domanda.
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