Cosa influenza oggi l’andamento dei prezzi di petrolio e gas naturale? Dall’embargo sul greggio russo alle prospettive per la Cina e la stagione invernale, analizziamo i fattori nel dettaglio.
Il prezzo del petrolio continua a scendere, mentre è attiva la corsa all’accumulo di scorte in risposta all’embargo del greggio russo. Sul futuro del prezzo pesa la risposta del mercato anche alle possibili novità dall’OPEC+ e dalla stabilità della domanda. Sul fronte del gas naturale, la quotazione rimane stabile, mentre anche per questa materia prima energetica si continuano ad accumulare scorte in vista della stagione invernale. Vediamo nel dettaglio tutti i fattori che, ad oggi e nel prossimo futuro, influiscono e influiranno sulla dinamica dei prezzi di petrolio e gas naturale.
Petrolio in calo a causa dell’embargo russo e l’aumento delle scorte
I prezzi del petrolio sono scesi all’inizio di questa settimana in concomitanza con un’ondata di proteste anti-Covid in Cina anche se il mercato spera che, nonostante l’aumento di nuovi casi rispetto alla scorsa primavera, l’economia cinese possa riprendersi, impattando positivamente sulla quotazione dell’oro nero.
Secondo Rigzone, rivista specializzata nelle materie energetiche, le scorte globali di petrolio sono aumentate di 70 milioni di barili (circa 2,5 milioni di barili a settimana), mentre i Paesi accumulano le riserve prima dell’introduzione dell’embargo sul petrolio russo. Nonostante l’aumento delle scorte globali sia piuttosto impressionante, sarà capace di compensare la mancanza di greggio russo solo per alcuni mesi.
L’aumento delle scorte settimanali, che ha fatto raggiungere la media più alta da settembre 2021, si è verificato nonostante il fatto che l’embargo sul petrolio russo entrerà in vigore il 5 dicembre 2022. Le scorte negli Stati Uniti, invece, sono al livello più alto da luglio 2021, ma sono diminuite nelle ultime due settimane scendendo sotto i 400 milioni di barili. Il prezzo del WTI è sceso al livello più basso da dicembre 2021, rimbalzando poi grazie alla speranza che l’economia cinese si stia dirigendo verso una decisa ripresa. Tuttavia, le prospettive future per il petrolio dipenderanno da quanto sarà stabile la domanda, da come verrà attuato l’embargo petrolifero russo e se l’OPEC+ deciderà di ridurre ulteriormente la produzione.
Gas naturale: prezzi stabili in Europa, aumenta l’export negli USA
I prezzi del gas naturale in Europa si mantengono stabili, poco sotto i 130 euro per MWh. La temperatura dovrebbe scendere nei prossimi giorni, fattore che potrebbe aumentare la domanda di gas naturale. L’UE sta prelevando quantità relativamente piccole di gas dai suoi inventari che, attualmente, sono pieni per oltre il 93%.
Naturalmente, resta incerta la possibilità che l’Europa sia in grado di accumulare le scorte dopo la prossima stagione di riscaldamento. La Germania, invece, ha firmato un accordo di fornitura di GNL (Gas Naturale Liquefatto) di 15 anni con il Qatar, con le consegne che non inizieranno prima del 2026.
Nel frattempo, il terminal GNL di Freeport negli Stati Uniti dovrebbe riprendere le operazioni a metà dicembre con una capacità di esportazione che salirà a 2 miliardi di piedi cubi al giorno all’inizio di gennaio 2023. Invece, le prospettive per i prezzi del gas naturale negli Stati Uniti nelle prossime settimane sono più o meno neutre. Tuttavia, molto dipenderà dalle condizioni meteorologiche, mentre le attuali temperature relativamente elevate negli Stati Uniti fanno sì che la produzione di gas naturale statunitense rimanga a un livello estremamente elevato, superiore a 100 bcf (miliardi di piedi cubi).
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