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Piano di accumulo di capitale (PAC): cos’è e come funziona

Money.it Guide

27/02/2024

Cos’è il piano di accumulo di capitale (PAC)? Una strategia di investimento per accumulare risparmio a rate. Scopriamo vantaggi, rischi e cosa sapere.

Piano di accumulo di capitale (PAC): cos’è e come funziona

Il piano di accumulo di capitale (o PAC) è un metodo di investimento che consente di versare delle somme fisse di denaro a intervalli regolari, generalmente mensili o trimestrali, in un portafoglio di investimenti.

Essenzialmente, il piano di accumulo serve come mezzo per investire in un fondo comune di investimento anche se non si dispone di un patrimonio iniziale consistente. Il PAC permette, quindi, di investire regolarmente piccole somme e di sfruttare le prospettive di investimento offerte dai mercati finanziari per un determinato periodo.

In particolare, i piani di accumulo con ETF (Exchange Traded Fund) stanno guadagnando sempre più popolarità grazie alla loro accessibilità e diversificazione. In questo articolo, esamineremo cosa sono i piani di accumulo, come funzionano e i loro vantaggi, in collaborazione con gli esperti di XTB.

Tieni sempre a mente che gli strumenti finanziari offerti sono rischiosi. Quindi, investi sempre responsabilmente.

Cos’è il piano di accumulo capitale (PAC)?

Un piano di accumulo di capitale (PAC) è una modalità di sottoscrizione di uno o più strumenti finanziari attraverso un ETF, un fondo di investimento o qualsiasi altro OICR (Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio). Utilizzando questa tipologia di strategia, un investitore acquista una serie di strumenti finanziari utilizzando trasferimenti periodici e uguali per costruire lentamente la propria ricchezza.

Perché si parla di «accumulo»? Perché le somme investite dal risparmiatore si accumulano tra di loro e crescono gradualmente nel corso del tempo.

In un piano di accumulo si può, dunque, investire poche centinaia di euro al mese, che si accumulano con quanto versato in precedenza. Rappresentano, quindi, un’opportunità interessante per l’investitore che vuole frazionare il rischio e controllare la volatilità. Tramite il pagamento di quote periodiche, esso si trova di fronte alla possibilità di ridurre la propria esposizione ai rischi dei mercati finanziari. In altre parole, si investe a rate e con bassi rischi. Non a caso, questa strategia è spesso utilizzata per ridurre l’impatto delle fluttuazioni di mercato e per costruire un portafoglio nel tempo.

Le caratteristiche che descrivono le basi del piano di accumulo sono le seguenti:

  • il risparmiatore versa quote costanti;
  • il versamento delle quote avviene a scadenza regolare;
  • la durata è stabilita precedentemente nel contratto di sottoscrizione;
  • il risparmiatore delega al fondo a cui si è rivolto l’acquisto di strumenti finanziari;
  • l’acquisto di strumenti finanziari da parte del fondo varia in quantità da un versamento di quota all’altro.

Cosa sono i piani di accumulo con ETF

I piani di accumulo con ETF permettono agli investitori di investire in un pacchetto diversificato di titoli attraverso ETF. Gli ETF sono fondi negoziati in borsa che replicano l’andamento di un indice sottostante. Attraverso un piano di accumulo, gli investitori possono acquistare quote di ETF in modo regolare, costruendo gradualmente un portafoglio bilanciato nel corso del tempo. Tuttavia, ricorda sempre che gli strumenti finanziari offerti sono comunque rischiosi; dovresti investire in modo responsabile.

XTB, la piattaforma di trading online, offre una soluzione completa per i piani di accumulo con ETF, rendendo facile per gli investitori gestire i propri risparmi. Puoi depositare e prelevare fondi liberamente, modificare il tuo portafoglio e chiudere piani senza costi extra.

XTB ti permette di personalizzare diversi piani di accumulo in base ai tuoi obiettivi finanziari e, tra gli altri vantaggi che vedremo più avanti, offre anche:

  • costi contenuti: gli ETF generalmente presentano costi di gestione inferiori rispetto ai fondi comuni tradizionali, contribuendo a mantenere bassi gli impatti dei costi sul rendimento complessivo.
  • semplicità: l’interfaccia intuitiva dei piani di accumulo consente di costruire e gestire facilmente il portafoglio desiderato;
  • diversità: Oltre 350 ETF ti offriranno un’esposizione a una serie di settori e industrie di diversi Paesi;
  • accessibilità: grazie alla bassa soglia di ingresso, puoi iniziare a creare i tuoi piani a partire da soli 15 euro;
  • trasparenza: accedi ai dettagli essenziali sui tuoi ETF preferiti, come il rating, la composizione del portafoglio o la performance nel corso degli anni;
  • flessibilità: puoi aprire e chiudere i tuoi piani in qualsiasi momento. Depositi e prelievi rapidi, anche nello stesso giorno, ti consentono di mantenere il pieno controllo sul tuo flusso di denaro;
  • nessun costo extra: l’investimento in ETF è esente da commissioni con un volume d’affari mensile fino a 100.000 euro (poi comm. 0,2%, min. 10 euro). Può essere applicato un costo di conversione valutaria dello 0,5%.

Come funzionano i piani di accumulo di capitale

I piani di accumulo del capitale rappresentano una metodologia di investimento che consente di versare somme fisse di denaro a intervalli regolari, solitamente mensili o trimestrali, in un portafoglio di investimenti. Questo approccio si basa sulla pratica del «cost averaging» (letteralmente «media dei costi»), che mira a mitigare l’impatto delle fluttuazioni di mercato attraverso investimenti regolari nel tempo. Il «cost averaging» è una strategia per gestire il rischio di prezzo quando si acquistano azioni, fondi negoziati in borsa (ETF) o fondi comuni di investimento. Invece di acquistare azioni a un unico prezzo (e in un solo momento), si acquistano quantità minori a intervalli regolari, indipendentemente dal prezzo.

Facciamo un esempio. Decidi di mettere 100 euro ogni mese in questo fondo. Il primo mese, il prezzo di una quota è 10 euro, quindi compri 10 quote. Il mese successivo, il prezzo scende a 8 euro, quindi con i tuoi 100 euro compri 12,5 quote. Nel terzo mese, il prezzo sale a 12 euro, quindi compri 8,33 quote.
Dopo alcuni mesi, avrai accumulato un numero diverso di quote a diversi prezzi. Questo significa che il costo medio delle tue quote sarà una sorta di media ponderata di tutti gli importi che hai pagato nel corso del tempo. Questo approccio mira a ridurre il rischio associato a scegliere il momento «giusto» per investire, distribuendo l’investimento nel tempo e beneficiando delle fluttuazioni del mercato.

Personalizzazione dei piani

Fattore essenziale nell’investimento in un piano di accumulo di capitale è la costanza: si investe poco ma in modo costante e continuativo. Ma per venire incontro alle più diverse esigenze del risparmiatore è possibile personalizzare nel dettaglio il proprio piano di accumulo al momento della sua sottoscrizione: fattori come il numero delle rate da versare, il loro importo e la durata dell’investimento vengono decise a seconda delle proprie possibilità e del profilo di rischio del risparmiatore all’avvio dell’investimento.

Durata e rate

La durata di un piano di accumulo varia da un minimo di un anno ad un massimo variabile, che comunque non supera la soglia limite dei 40 anni. Il numero e la cadenza delle rate è mensile ma l’impegno annuo può essere ridotto ad un minor numero di rate (bimestrali, trimestrali, quadrimestrali, semestrali) fino a un’unica rata all’anno, spesso in corrispondenza della tredicesima del lavoratore dipendente.

Costi e commissioni

I piani di accumulo sono adatti ad ogni tipo di risparmiatore, soprattutto a colui che, nonostante la poca liquidità a disposizione, vuole comunque investire sui mercati delle azioni e delle obbligazioni. Ma ciò non significa che non ci sia un costo iniziale oppure periodico.

Nel dettaglio, andiamo ad analizzare che tipologia di costi e commissioni sono applicabili al risparmiatore che decide di aprire un piano di accumulo:

  • costo di sottoscrizione: può variare a seconda del fondo di investimento scelto ed è più alto della media di investimenti simili. Molto spesso le commissioni totali vengono caricate per il 30% al momento della sottoscrizione, mentre la parte restante viene ripartita per le rate dei versamenti concordati;
  • costo di chiusura anticipata: la chiusura anticipata è penalizzante, ma più si va avanti negli anni e più tali costi scendono. Si tratta di un costo evitabile se al momento dell’apertura del proprio piano di accumulo si è valutato con attenzione la propria disponibilità e consolidato un proprio fondo per le emergenze;
  • spese di gestione: come ogni fondo di investimento gestito, all’investitore è richiesto il costo di gestione;
  • diritti fissi: specificati al momento della sottoscrizione, parliamo di un costo che viene trattenuto sull’importo di ogni singola rata. Se, ad esempio, il fondo prevede un diritto fisso di 2 euro per 100 euro versati, siamo di fronte ad un costo del 2% non indifferente. In questo caso, il risparmiatore con disponibilità limitata trova un certo vantaggio nella riduzione del numero di rate sull’anno.

Con XTB puoi costruire i tuoi Piani di Accumulo a ZERO commissioni* e ZERO costi* di sottoscrizione e gestione.

I vantaggi del piano di accumulo di capitale

Ci sono diversi vantaggi per chi decide di investire in un PAC. Alcuni li abbiamo già in parte affrontati, come:

  • flessibilità: il risparmiatore al momento della sottoscrizione può decidere importo, cadenza delle rate e la durata dell’investimento;
  • piccole rate: possono investire in un piano di accumulo anche i risparmiatori con una bassa disponibilità finanziaria;
  • rischio stagionalità abbattuto: grazie ad una cadenza regolare nei versamenti delle rate è possibile eliminare la stagionalità e le fluttuazioni improvvise sui mercati;
  • risparmio costante: attraverso il piano di accumulo, si rende l’investimento automatizzato e costante, abbattendo il rischio di spendere i propri risparmio in un modo meno fruttuoso.

A questi, vanno sicuramente aggiunti:

  • emozioni zero: tramite un investimento gestito, costante e distribuito in modo regolare nel tempo si annulla la possibilità che l’investitore agisca in balia delle emozioni, prendendo così decisioni di investimento di cui potrebbe pentirsi e spesso dettate dalle mode del momento;
  • diversificazione: anche attraverso versamenti poco cospicui, tenendo conto che la struttura del PAC prevede la sottoscrizione di quote di fondi comuni o ETF, è possibile garantire una buona diversificazione degli impieghi, il che rende l’investimento ancora più sicuro e strutturato.

PAC e diversificazione: l’esperienza del Dollar Cost Averaging (DCA)

Il funzionamento dei piani di accumulo prendono ispirazione dalla strategia statunitense nota come Dollar Cost Averaging (DCA), una tecnica di investimento che consiste di acquistare un importo fisso di dollari su un particolare strumento finanziario a ritmi regolari, nonostante i livello del prezzo per azione.

L’investitore in questo modo compra più azioni quando il prezzo è più basso e meno azioni quando il prezzo è più alto. La premessa è che la DCA abbassa il costo medio per azione nel corso del tempo, incrementando le opportunità di guadagno.

Questa strategia di investimento è salita alla ribalta negli anni ’50 grazie a colui che è considerato il padre dell’analisi fondamentale: Benjamin Graham. Secondo l’investitore, a cui ha ammesso di ispirarsi anche il noto Warren Buffet, seguendo questa tecnica è consigliabile un maggiore frazionamento degli importi da investire, quindi un maggior numero di rate, e un’alta diversificazione delle società su cui puntare, così da splittare il rischio.

La differenza principale tra i PAC e la DCA è che tramite i piani di accumulo si investe in un fondo di gestione di risparmio e non in modo diretto sul mercato azionario.

I rischi dei piani di accumulo di capitale

Tuttavia, come amava sottolineare Milton Friedman, premio Nobel per l’Economia nel 1976, “Non ci sono pasti gratis”: dunque, neanche l’investimento in un PAC è privo di rischi o di costi.

Tra questi possiamo annoverare:

  • costi alti: oltre ai costi di gestione e sottoscrizione, tra le spese che il risparmiatore deve sostenere, come abbiamo visto, vi sono anche i diritti fissi che si applicano su ogni rata, insieme a spese varie come quelle amministrative e/o postali.
  • commissione di sottoscrizione sbilanciata: a volte una buona parte del costo di sottoscrizione viene caricato al momento della sottoscrizione del piano di accumulo per una quota che si aggira intorno al 25/30%, rendendo eventualmente molto svantaggiosa un’uscita precoce rispetto alla scadenza precedentemente prefissata.
  • l’impatto della durata sul rischio di mercato: spesso all’interno dei piani di accumulo si riscontra la problematica per cui, superato il versamento di un certo numero di rate, la media del prezzo finale delle quote del fondo acquistate non varia di molto, esponendo maggiormente l’investimento al rischio qualora dovesse verificarsi una fase ribassista prolungata.

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Come investire in PAC e quali scegliere

Ma come si può concretamente investire in PAC? Per sottoscrivere un piano di accumulo, ci si può rivolgere alla propria banca (dove si dispone già di un conto corrente sul quale addebitare le “rate”) o ad altri intermediari finanziari come, ad esempio, società di gestione del risparmio, casse di risparmio o gli stessi uffici postali.

Per iniziare a investire in un PAC, come già accennato, il risparmiatore dovrà scegliere l’importo del versamento iniziale e di quelli successivi, la frequenza dei versamenti, la durata del piano e il profilo di investimento che si desidera mantenere.

Ma qual è il piano di accumulo di capitale migliore? È meglio scegliere un fondo che investe sull’azionario oppure di questi tempi è consigliabile puntare su un fondo obbligazionario o su un bilanciato? Come sempre in questi casi, tutto dipende dal profilo di rischio dell’investitore, ovvero quanto il soggetto che investe sia disposto a rischiare in base alla propria disponibilità finanziaria, età e propensione.

  • Normalmente, il profilo più prudente è quello che prevede l’investimento in fondi che investono in obbligazioni e strumenti del mercato monetario, con una componente azionaria minima o nulla.
  • Il profilo di rischio medio, invece, prevede un investimento bilanciato, dunque in parte in fondi in parte azionari e in parte in obbligazionari.
  • Quello a rischio più alto, ancora, consta di un investimento in fondi prevalentemente azionari.

Una rischiosità più alta può essere consigliata a chi intende detenere il PAC per un periodo di investimento più ampio, ammortizzando eventuali perdite derivanti dalla maggiore volatilità dei titoli azionari sul breve periodo.

La struttura del piano può essere modificata in un momento successivo dal risparmiatore che, a seconda delle sue esigenze, potrà sospenderlo o interromperlo, modificarne la periodicità, l’importo e il numero delle rate, oppure ricevere il rimborso del capitale nominale anche prima della scadenza concordata inizialmente. Ricordiamo, tuttavia, che queste ultime modifiche possono avere costi elevati per l’investitore.

Infine, molti intermediari propongono di agganciare il piano di accumulo ad una polizza assicurativa che garantisca il completamento dei versamenti dell’importo residuo al sopraggiungere dell’impossibilità a terminare il periodo di contribuzione per motivi di diversa natura.

*Tutti i tuoi investimenti nell’ambito del Piano sono esenti da commissioni fino a un fatturato mensile di 100.000 EUR. Alle transazioni superiori a questo limite verrà addebitata una commissione dello 0,2% (minimo 10 EUR). Se investi in ETF esteri potrebbe essere applicata una commissione di conversione valutaria dello 0,5%.

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