L’assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi ha lanciato l’allarme: il Piemonte potrebbe passare in zona rossa, i contagi stanno raggiungendo la soglia critica di 250 ogni 100 mila abitanti.
Il Ministro della Salute Roberto Speranza ha ipotizzato il passaggio di altre Regioni italiane in zona rossa nelle prossime settimane in conseguenza dell’andamento epidemiologico e con la crescente diffusione delle varianti del Covid. A decidere, però, sarà la cabina di regia sulla base del monitoraggio Iss di venerdì.
Nel frattempo, l’assessore alla Sanità del Piemonte ha lanciato l’allarme: la Regione potrebbe entrare in zona rossa dalla prossima settimana visto l’elevato numero di contagi registrato nelle ultime ore.
Mentre a livello nazionale si pensa di introdurre una nuova stretta nel weekend, il Piemonte introduce nuove restrizioni sull’utilizzo delle aree gioco pubbliche. Dal 15 marzo la Regione rischia la zona rossa : ecco le nuove regole e i dati registrati nelle ultime settimane.
Piemonte verso la zona rossa? I dati che allarmano
Nella parte occidentale del Piemonte i contagi sono in crescita, mentre la situazione è relativamente migliore nella parte orientale della Regione. Nonostante questo, il rischio che il Piemonte passi in zona rossa dal 15 marzo “è concreto”, come ha ricordato l’assessore alla Sanità Luigi Icardi, riportando i dati delle ultime settimane.
“Il rischio è piuttosto concreto, nel senso che ci avviciniamo ai 250 positivi ogni 100 mila abitanti, che è la soglia che fa scattare la zona rossa - ha riferito l’assessore Icardi -. La contagiosità molto elevata della variante inglese sta facendo aumentare in modo molto significativo i numeri”.
Basti pensare che nella giornata dell’8 marzo il Piemonte ha registrato 1.214 nuovi casi positivi di Covid-19, con un’incidenza pari al 9,9%. Rilevante anche l’aumento registrato in 7 giorni: dal 22 al 28 febbraio i contagiati sono cresciuti da 8.185 a 12.087, con un incremento del 47,8%.
Non è bastato l’intervento del governatore Alberto Cirio che ha introdotto diverse zone in arancione scuro o rafforzato, oltre a chiudere le scuole in molte Province e Comuni del Piemonte. La situazione potrebbe presto peggiorare.
Mentre si attende il parere della cabina di regia, a Torino e in tutto il Piemonte è stato vietato l’utilizzo delle aree attrezzate per gioco e sport all’interno di parchi, ville e giardini pubblici, come annunciato dall’assessore al Verde Alberto Unia. Da sabato 6 marzo, invece, l’accesso alle aree commerciali è consentito a un unico componente per ciascun nucleo familiare.
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Non c’è ancora l’ufficialità del passaggio del Piemonte in zona rossa, in quanto manca ancora il parere della cabina di regia che dovrebbe arrivare venerdì. Tuttavia, l’ipotesi è molto probabile in relazione all’andamento epidemiologico della Regione. Il passaggio in zona rossa - se ufficializzato - dovrebbe avvenire da lunedì 15 marzo.
Le nuove regole per le zone rosse prevedono la chiusura dei negozi, dei parrucchieri e dei barbieri - questa è la principale differenza rispetto alla zona arancione scuro - oltre alla chiusura di tutti gli edifici scolastici di ogni ordine e grado. Verrebbe adottata, in tal caso, la didattica a distanza al 100% fatta eccezione per le attività di laboratorio o per gli studenti con particolari disabilità o bisogni educativi.
Per quanto riguarda gli spostamenti, ai cittadini sarebbero permessi solo quelli necessari e legati a motivi di salute, lavoro o necessità, sempre giustificati dall’autocertificazione.
Vietate le visite a parenti e amici anche se all’interno del proprio Comune una sola volta al giorno: la nuova regola è stata introdotta dal nuovo Governo presieduto da Mario Draghi.
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