Per chi non paga la bolletta del riscaldamento del condominio stanno arrivando i primi pignoramenti sullo stipendio. Ecco cosa sta succedendo e dove.
Per chi abita in un condominio con le spese di riscaldamento centralizzate l’inverno 2022 sarà piuttosto complicata. In Veneto i primi pignoramenti sullo stipendio stanno già facendo notizia. Sono infatti iniziati i pignoramenti sulle prime maxi bollette. In alcuni casi, come ha spiegato il presidente di Anaci Treviso, un’associazione degli amministratori condominiali, sta piovendo sul bagnato. Per chi ha già difficoltà arrivare a fine mese il pignoramento è un ulteriore passo verso il rischio di non-sussistenza. L’evidenza è che in alcuni casi sono stati pignorati appena 60€ al mese e chi può promette di pagare con l’arrivo della 13ª mensilità.
Inevitabilmente il riscaldamento centralizzato va pagato e se si tratta di spese condominiali a farsene carico sono gli inquilini, ma la crisi energetica ha fatto raddoppiare il costo del riscaldamento e le bollette sono delle vere proprie maxi bollette. Il momento più critico però non è stato ancora toccato, infatti il picco della crisi arriverà tra dicembre e gennaio, ovvero dopo 100 giorni dalla scadenza delle bollette. A quel punto, senza le bollette saldate, saranno interrotte le fornitura. Si va a tentoni, con nessuna proposta concreta per risolvere la crisi.
D’altra parte le società del gas stanno invece rompendo i contratti con chi è stato in passato cattivo pagatore, come spiega l’amministratore del condominio di Conegliano. Tanto che ci sono stati casi di interruzione di acqua calda in ben tre casi su un solo palazzo. Al momento sono in aumento le richieste di supporto al Comune, dove in base all’Isee si ha la possibilità di ricevere contributi per pagare le bollette. I Comuni fanno quello che possono, ma non è abbastanza.
Primi pignoramenti dello stipendio per bollette del condominio
Strage nei condomini con riscaldamento centralizzato. Le strategie dei condomini per risparmiare luce e gas non salveranno però gli inquilini da bollette maggiorate, praticamente raddoppiate, del gas. Le prime difficoltà si stanno già manifestando e sul Messaggero sono state pubblicate le prime testimonianze di chi si è visto pignorare parte dello stipendio per il pagamento delle bollette.
A parte il decreto del ministero della Transizione ecologica che ha stabilito un massimo di ore giornaliere disponibili per riscaldamento centralizzato, al momento non sono previsti aiuti e supporti economici per chi si trova in difficoltà nel pagare le bollette e le spese condominiali centralizzare. Il problema potrebbe sopraggiungere con particolare violenza tra dicembre e gennaio, quando saranno passati oltre 100 giorni dalla scadenza delle bollette. Tra pochi mesi infatti molti persone potrebbero rimanere senza riscaldamento e quindi anche senza acqua calda perché incapaci di pagare le alte cifre delle bollette ormai raddoppiate.
Alcuni amministratori di condominio hanno raccontato di come i pignoramenti sugli stipendi in alcuni casi sono stati di appena 60€ al mese dov’è stato possibile, mentre in altri casi vi è solo una promessa da parte dell’inquilino sul pagamento con la 13ª mensilità. Uno scenario cupo e che prevede un sempre maggior utilizzo dello stipendio per la sopravvivenza, le spese essenziali e sempre meno per il soddisfacimento di beni extra, con conseguenze pesanti anche sul resto dei settori.
Famiglie in difficoltà e stipendi pignorati: da dove arrivano gli aiuti?
Secondo gli amministratore dei condominio coinvolti, in particolare quelli della zona di Treviso che hanno parlato alle pagine del Messaggero, ci si muove navigando a vista. Non ci sono aiuti concreti se non quelli messi in campo dai singoli Comuni e che si differenziano anche di molto, da Comuni che possono permettersi di aiutare un massimo di 10 famiglie a chi può sostenerne 140 con un contributo tra i 250 e 400€ per le bollette, come accade nel Comune di Paese.
I sostegni economici sono basati sull’Isee e sono specifici per il pagamento delle bollette, tanto che secondo gli amministratori di condominio sono in aumento gli inquilini che chiedono una copia della bolletta centralizzata per poterla portare in Comune e dimostrare la difficoltà economica per ottenere il contributo. Un inverno difficile necessita però di un’azione di sostegno di ampio respiro e di profilo nazionale per essere superata senza piegare le famiglie italiane.
© RIPRODUZIONE RISERVATA