Il FMI ha rivisto le sue previsioni sulle prospettive economiche globali. Gli Stati Uniti sono l’unica grande economia che può dirsi ottimista.
Il FMI ha nuovamente rivisto le sue previsioni sulla crescita del PIL globale, scoprendo che gli Stati Uniti si stanno dimostrando estremamente resilienti nonostante le numerose difficoltà economiche. D’altro canto, la Cina appare molto meno resiliente, continuando la sua deludente performance economica del 2023.
Le nazioni occidentali stanno combattendo contro l’inflazione elevata e la politica monetaria restrittiva da parte delle banche centrali. Gli Stati Uniti, l’Unione Europea e il Regno Unito hanno raggiunto il picco di inflazione a metà del 2022, per poi diminuire lentamente da allora.
Al momento, l’inflazione negli Stati Uniti sembra sotto controllo, con gli ultimi dati che collocano i prezzi al consumo al 3.7% su base annua. Un calo così forte è stato causato principalmente da una rapida e decisa politica restrittiva a partire da marzo 2022.
La Federal Reserve statunitense ha portato i tassi di interesse al 5.5%, con molti analisti che temevano un’imminente recessione. Invece, l’economia statunitense si è rivelata incredibilmente resiliente, con la disoccupazione che rimane bassa e la spesa al consumo in aumento.
Per questo motivo, il Fondo monetario internazionale (FMI) ha aumentato le aspettative per il PIL americano al 2.1% per il 2023, un aumento dello 0,3% rispetto all’ultima lettura, nonché all’1,5% per il 2024.
Secondo il capo economista Pierre-Olivier Gourinchas, tuttavia, “Non siamo del tutto a punto con l’inflazione”, scendendo solo a una media globale del 6,9% nel 2023.
Delusione generale
Gli Stati Uniti, tuttavia, sono l’unica grande area economica a prosperare secondo il FMI. In effetti, l’Unione Europea e il Regno Unito sembrano essere caduti nella stagflazione, il peggior incubo degli economisti.
Durante una stagflazione, l’economia non cresce mentre l’inflazione rimane elevata, dando alle banche centrali molti grattacapi su quale crisi affrontare per prima.
L’Eurozona è caduta in una recessione tecnica a giugno dopo che la Germania e i Paesi Bassi, la prima e la quinta economia del blocco, sono ufficialmente entrate in crisi. Secondo il FMI, l’Eurozona è destinata a crescere solo del 0,7% nel 2023 e del 1,2% nel 2024.
Allo stesso modo, l’economia del Regno Unito ha registrato un calo durante l’estate e il FMI ha rivisto al ribasso le previsioni di crescita del PIL allo 0,6% per il 2024.
Secondo il Fondo monetario internazionale, anche le economie dell’Asia orientale saranno in difficoltà quest’anno, e probabilmente anche il prossimo. La Cina, la cui ripresa post-COVID è stata generalmente deludente, sta rallentando il suo miracolo economico e molti analisti si aspettano che si fermi. La deflazione, le esportazioni ai minimi storici e il crollo del mercato immobiliare del paese potrebbero essere le cause più probabili.
Sebbene il FMI abbia aumentato le previsioni sulla crescita del PIL giapponese, anche l’inflazione del paese sta raggiungendo livelli preoccupanti. Tuttavia, la Bank of Japan continua a rifiutarsi di intraprendere azioni significative a breve termine, temendo per la crescita del paese.
Articolo pubblicato su Money.it edizione internazionale il 2023-10-10 16:51:42. Titolo originale: US GDP revised upward as ailing global economy battles inflation, high interest rates
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