Lotta per la vita Jacob Blake, 29enne del Wisconsin rimasto gravemente ferito dopo gli spari della polizia durante un intervento per un incidente domestico
È in condizioni gravissime Jacob Blake, 29enne del Wisconsin rimasto ferito dopo gli spari della polizia USA durante un intervento per un incidente domestico. Si tratta del nuovo, ennesimo episodio che denuncia la violenza della polizia statunitense nei confronti degli afroamericani.
La notizia ha infatti inevitabilmente riacceso le proteste - solo appena oscurate nelle ultime settimane - del movimento #BlakLivesMatter.
Anche stavolta circola un video dell’accaduto: nel breve filmato si osserva l’uomo nel tentativo di rientrare in macchina, dove secondo quanto emerso e confermato dalla moglie c’erano i tre figli.
Due agenti però glielo impediscono, strattonandolo e puntandogli addosso le pistole, fino a quando uno dei due - quello che tiene l’uomo per la maglia - spara sette colpi a distanza di meno di mezzo metro.
Al momento l’uomo è in fin di vita.
Wow. This Black man was shot several times in the back by @KenoshaPolice today. He was getting into his car after apparently breaking up a fight between two women. He’s in critical condition now. We demand JUSTICE! #BlackLivesMatter pic.twitter.com/I1reDEp4nw
— Ben Crump (@AttorneyCrump) August 24, 2020
USA, polizia spara a un altro afroamericano: condizioni critiche
Secondo quanto diffuso immediatamente dopo l’accaduto anche da molte testate statunitensi, Jacob Blake sarebbe stato colpito alla schiena da diversi colpi la scorsa domenica pomeriggio.
Testimoni parlano di sette colpi, quelli che effettivamente è possibile vedere e sentire anche nel corso del filmato, mentre la moglie osserva la scena disperata a pochi metri di distanza.
Il dipartimento di Polizia del Wisconsin ha riferito che gli agenti erano intervenuti per rispondere a una chiamata relativa a un “incidente domestico”
I parenti di Blake hanno confermato che l’uomo resta in terapia intensiva e le sue condizioni sono critiche.
A dare particolare risalto alla vicenda è stato anche l’interessamento dell’avvocato per i diritti civili Ben Crump, già al centro della vicenda relativa alla morte di George Floyd. Crump ha confermato che i tre figli di Blake erano in macchina quando sono stati sparati i colpi:
“Hanno visto un poliziotto sparare al loro padre. Saranno traumatizzati per sempre. Non possiamo lasciare che gli ufficiali violino il loro dovere di proteggerci. I nostri ragazzi meritano di meglio”,
ha scritto Crump su Twitter.
Le proteste sono partite sulla scena della sparatoria e si sono spostate fuori dalla stazione di polizia domenica notte, e sono stati appiccati alcuni incendi nella zona.
La polizia ha annunciato il coprifuoco fino alle 19 odierne.
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