Il ministro delle Infrastrutture, Enrico Giovannini, assicura che il progetto per la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina non è stato messo da parte. Vediamo qual è la situazione.
Il progetto per realizzare il Ponte sullo Stretto di Messina non è stato messo da parte e il governo sta attendendo lo studio di fattibilità affidato a Rfi prima di decidere se e come andare avanti.
Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Enrico Giovanni, ribadisce che il progetto non è stato accantonato e, anzi, ricorda come ci sia uno studio in corso sulla possibile realizzazione del Ponte sullo Stretto, motivo per cui presto la discussione a livello di opinione pubblica sul tema potrebbe riprendere.
“Non abbiamo messo da parte il Ponte sullo Stretto, abbiamo affidato a Rfi lo studio di fattibilità per analizzare i diversi aspetti”, afferma il ministro all’inaugurazione della nave Igina. Vediamo cosa ha detto Giovannini e quali sono le specifiche relative allo studio di fattibilità e alle tempistiche per la realizzazione del progetto.
Giovannini rilancia il Ponte sullo Stretto
Giovannini spiega che Rfi ha mandato un primo cronoprogramma di cui ora si sta discutendo così da poter procedere in tempi rapidi all’avvio dello studio di fattibilità. Secondo quanto spiega il ministro non ci sono chiusure da parte del governo sul progetto.
In particolare l’esecutivo guidato da Mario Draghi, secondo quanto spiega Giovannini, è aperto a effettuare le valutazioni del caso: “Bisogna vedere la fattibilità, i costi e gli aspetti tecnici. Speriamo prima possibile di offrire al Parlamento tutti gli elementi possibili per prendere una decisione”.
Lo studio sulla fattibilità del Ponte sullo Stretto
Nelle scorse settimane Giovannini aveva già parlato dello studio di fattibilità, sottolineando che deve essere valutata la sostenibilità del progetto in riferimento ai nuovi standard. E bisognerà considerare soprattutto l’impatto ambientale, valutando anche quali siano le coperture economiche necessarie per attuare un progetto che non danneggi l’ambiente.
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Le tappe per il Ponte sullo Stretto di Messina
Giovannini aveva spiegato che la questione verrà affrontata basandosi su dati di fatto per consentire poi alla politica, dopo un dibattito pubblico, di decidere. Senza fretta, ma prendendosi tutto il tempo necessario per permettere a tutti gli attori in gioco di esprimere il loro parere.
La prima fase per il progetto di fattibilità potrebbe concludersi entro la primavera del 2022, secondo quanto aveva pronosticato il ministro, A quel punto si potrebbe avviare il dibattito pubblico e politico per poi inserire le risorse necessarie nella legge di Bilancio 2023. Tempi tutt’altro che certi e che potrebbero anche vedere dei rallentamenti a causa delle priorità politiche che in questo momento, con il conflitto in Ucraina, sembrano essere altre.
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