In profondo rosso, il rendimento del nostro portafoglio di investimento realizzato con i Turbo Certificates di UniCredit nell’ultima settimana non ha fatto registrare variazioni. Sfumato (per fortuna) il deal su Intesa Sanpaolo, a far compagnia ad Enel ci penseranno le azioni Stellantis.
Il rendimento del nostro Portafoglio di investimento realizzato con i Turbo Certificates di UniCredit nell’ultima settimana non ha fatto registrare variazioni.
A peggiorare la situazione ci avrebbe potuto pensare il trade rialzista sulle azioni Intesa Sanpaolo che non è (per fortuna) divenuto operativo. Come di consueto, dopo due settimane in cui il punto di ingresso non viene raggiunto, il deal è stato cancellato.
Oltre all’investimento sulle azioni Enel, divenuto operativa lo scorso 9 marzo, nel numero di oggi vogliamo inserire una nuova posizione su uno dei protagonisti di Piazza Affari: le azioni Stellantis.
Portafoglio di investimento: la situazione generale
Alle già numerose pressioni rialziste sui prezzi si è aggiunta anche l’invasione russa dell’Ucraina che, coinvolgendo due Paesi centrali sul mercato delle commodity, ha aggiunto un ulteriore elemento di tensione.
Questo finisce per rendere ancora più complesso il processo di normalizzazione monetaria perché ora le banche centrali si trovano a dover frenare l’inflazione (Mark Dowding di BlueBay AM parla del passaggio dalla Bidinflation alla Putinflation) e contemporaneamente a gestire le difficoltà che un conflitto del genere innesca sulla crescita economica.
In questo contesto, la Banca centrale europea ha confermato la fine che il PEPP (il programma di acquisto per l’emergenza pandemica) nel mese di marzo ed annunciato una contrazione più rapida dell’APP (il programmi di acquisto di titoli pubblici e privati dell’Eurosistema), che potrebbe terminare nel terzo trimestre.
Con la fine del PEPP si avvicinerà inevitabilmente anche il primo rialzo dei tassi che avverrà, ha precisato l’istituto guidato da Christine Lagarde, “qualche tempo dopo” lo stop allo shopping di titoli.
Dopo una Bce che ha saggiamente deciso di prendere tempo, questa è la settimana della Federal Reserve. Anche se a Washington i venti di guerra arrivano calmierati, è probabile che la voglia di una stretta di mezzo punto percentuale abbia lasciato il posto ad un intervento più tenue nell’ordine dei 25 punti base (nonostante un livello di inflazione maggiore rispetto all’Europa, l’autosufficienza energetica lo permette).
In entrambi i casi va tenuto presente che l’ultima fiammata dell’inflazione è esclusivamente legata ai costi e si tratta di elementi su cui la politica monetaria ha un impatto solo indiretto (grazie a un raffreddamento della domanda).
La sensazione è che le ostilità si protrarranno ancora per diverso tempo e che, a meno di eventi imprevedibili, il sentiment dei mercati dovrebbe confermarsi volatile ancora per parecchio. Sulla base dei prezzi attuali, per diversi titoli ci troviamo davanti a valutazioni decisamente interessanti. Buon trading.
Portafoglio del Martedì: investiamo al rialzo su Enel
Per fortuna, visto che il comparto bancario è stato quello più preso di mira dalle ondate di vendite, l’investimento inserito due settimane fa, quello sulle azioni Intesa Sanpaolo (Turbo Open End di UniCredit con codice Isin DE000HV4K8U0), non è diventato operativo.
Come anche nelle precedenti edizioni del Portafoglio del Martedì, dopo due settimane in cui il livello di ingresso non è stato raggiunto, l’investimento è cancellato.
Azioni Intesa Sanpaolo, grafico giornaliero. Fonte: TeleTrader
L’operazione inserita la scorsa settimana, quella sulle azioni Enel, ha toccato il punto di ingresso mercoledì scorso. Anche se attualmente i corsi sono al di sotto del nostro livello di ingresso riteniamo che un recupero, anche solo alla luce dell’attuale livello dei titoli, sia decisamente possibile.
Il primo test si avrà in corrispondenza del livello statico dei 6 euro, dove passa anche la trendline ottenuta dai top del 24 febbraio e del 4 marzo 2020.
Azioni Enel, grafico giornaliero. Fonte: TeleTrader
Questa posizione è stata aperta utilizzando un Turbo Open End di UniCredit con sottostanti le azioni Enel con codice Isin DE000HV47009 (ingresso a 5,85 euro, target a 6,25 e stop loss a 5,15 euro).
Questa settimana vogliamo inserire un deal al rialzo sul titolo Stellantis: negli ultimi giorni di febbraio, il definitivo breakout della media mobile a 200 giorni ha spinto i corsi a bucare diversi livelli di supporto passando in poche sedute da 16,5 a 12,5 euro.
Azioni Stellantis, grafico giornaliero. Fonte: TeleTrader
Quest’ultimo livello ha arrestato la caduta dei corsi spingendo le quotazioni a 13,5 euro: in presenza di un indice di forza relativa in quota 37 punti, in caso di approdo a 14 euro, vogliamo aprire una posizione “rialzista” con target 15,4 euro e stop loss a 12,4 euro.
Per realizzare questo investimento, utilizzeremo un Turbo Open End di UniCredit con sottostanti le azioni Stellantis e Isin DE000HV4K982. Con un livello di Knock Out fissato a 11,893804 euro, distante quasi 15 punti percentuali dagli attuali corsi, questo certificato presenta una leva di 6,23 volte.
I prodotti inseriti e le rispettive leve sono stati selezionati alle 15:20 del 14 marzo 2022. Le strategie si considerano valide se i prezzi toccano il punto di entrata prima del take profit o dello stop loss.
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