Porto d’armi, è boom di richieste. Ma la nuova legge sulla legittima difesa è efficace?

Alessandro Cipolla

5 Maggio 2017 - 10:38

Crescono le domande per la licenza di porto d’armi in Italia, ma aumentano anche i dubbi sulla reale efficacia della nuova legge, che potrebbe già essere cestinata.

Porto d’armi, è boom di richieste. Ma la nuova legge sulla legittima difesa è efficace?

Porto d’armi: in Italia si sta registrando un autentico boom di richieste per la licenza, ma la nuova legge sulla legittima difesa appena approvata dalla Camera non sembrerebbe convincere nessuno e potrebbe già essere cestinata.

Oltre al rapporto tra i migranti e le Ong, è senza dubbio quello della legge sulla legittima difesa l’altro tema caldo di questo inizio maggio, con il voto che ha dato il primo via libera al nuovo testo voluto dalla maggioranza che continua a far discutere.

La nuova legge sulla legittima difesa appena approvata dalla Camera ha scontentato un po’ tutti, dalle opposizioni che hanno definite inutile le nuove misure previste fino alla sinistra, che invece teme un’escalation nell’uso delle armi.

Il paradosso è che il testo potrebbe già naufragare anche prima del delicato voto definitivo del Senato, mentre nel paese crescono a dismisura le richieste di licenze e la curiosità sul come poter prendere il porto d’armi.

Porto d’armi: in Italia cresce la domanda

Il desiderio da parte degli italiani di prendere il porto d’armi è aumentato in modo netto in questi anni, ma negli ultimi giorni si è creata una sorta di picco nella ricerca di informazioni su come ottenere la licenza.

Basta fare infatti una piccola indagine sui volumi di ricerca nel web su come ottenere il porto d’armi, per capire quanti siano i nostri concittadini che stanno seriamente pensando di fare domanda per la licenza.

Oltre alle ricerche di informazioni online, ci sono poi anche le statistiche oggettive del numero di licenze di porto d’armi rilasciate in Italia. Gli ultimi dati consultabili sono quelli relativi al 2015, dove le domande sono state 1.265.484, in netto aumento rispetto alle 1.094.487 di tre anni prima.

In tutto ciò c’è anche una piccola curiosità che fa molto pensare. In Italia si può far domanda per ottenere la licenza di porto d’armi soltanto per tre motivi: difesa personale, uso venatorio e uso sportivo.

Le richieste per difesa personale sono in diminuzione, mentre fanno segnare un marcato incremento quelle per l’uso venatorio e sportivo. Peccato però che nel nostro paese il numero dei cacciatori sia in diminuzione così come quello dei praticanti di tiro al volo o altre discipline simili.

Il fatto è che ottenere la licenza per difesa personale è molto più complesso rispetto al prenderla per la caccia o per lo sport, così gli italiani hanno messo in atto questa sorta di escamotage per il porto d’armi.

Crescono quindi le domande e aumenta anche chi le richiede per difendersi da eventuali ladri e aggressori. L’altro paradosso è che comunque i reati nello specifico siano in diminuzione, ma senza dubbio il clamore mediatico che spesso si viene a creare attorno ad alcuni casi di cronaca alimenta questo clima di paura.

Proprio per cercare di venire incontro a questa nuova esigenza dei cittadini, il governo ha deciso di mettere mano alla legge sulla legittima difesa, approvando alla Camera un nuovo testo in materia che però non piace a nessuno.

Legittima difesa: legge già da buttare?

Non sono mancate le proteste dopo il voto favorevole della Camera che ha dato il primo via libera alla nuova legge sulla legittima difesa. La maggioranza è apparsa divisa, mentre le opposizioni compatte hanno votato contro.

Il Partito Democratico può contare comunque su un largo numero di deputati, tali da poter sopperire anche all’astensione dei socialisti e al voto contrario del Movimento Democratici e Progressisti.

La nuova legge prevede che una legittima difesa è considerata tale se la reazione, anche con armi, si verifica di notte con violenza sulle persone o cose. Per gli altri casi, sarà il giudice a dover tenere conto della gravità della turbativa psicologica della situazione e dell’effettivo pericolo in corso.

Per Lega Nord, Fratelli d’Italia e Forza Italia queste misure sono da ritenersi insufficienti, mentre il Movimento 5 Stelle ha parlato di una legge mal scritta. Anche Matteo Renzi dal canto suo sembrerebbe non essere molto contento della cosa.

Il nuovo segretario del Partito Democratico si è accorto che il testo approvato dalla Camera è una sorta di ibrido che alla fine serve a molto poco, visto gli attacchi che stanno arrivando da ogni parte politica.

Non è difficile immaginare quindi che la legge così com’è non arriverà al vaglio del Senato, anche perché a Palazzo Madama la maggioranza potrebbe anche andare sotto aprendo così una piccola crisi di governo.

Senza i voti del Movimento Democratici e Progressisti al Senato i numeri sono a rischio, fatto questo che renderebbe necessario l’appoggio di altre forze d’opposizione centriste, che però al momento non sembrerebbero intenzionate a votare un testo del genere.

Facile allora che Matteo Renzi decida di rispedire il testo in commissione per ulteriori modifiche, oppure cestini direttamente queste legge che allo stato delle cose sembrerebbe essere soltanto il solito papocchio all’italiana.

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