Il governo si appresta a modificare la soglia entro cui commercianti e professionisti possono rifiutare i pagamenti con carte e bancomat: il Pos sarà obbligatorio solo per acquisti sopra i 40 euro.
Pos obbligatorio, scende la soglia per i pagamenti elettronici. Il governo è pronto a modificare la norma inserita nella legge di Bilancio che prevede la possibilità, per esercenti e professionisti, di rifiutare pagamenti con carte e bancomat al di sotto dei 60 euro. La nuova soglia dovrebbe essere portata a 40 euro.
La decisione definitiva sul tema arriverà dopo il verdetto della Commissione europea sulla manovra, atteso per queste ore. Di certo ci sono le perplessità di Bruxelles sul tetto al contante e, soprattutto, sull’obbligo di Pos: proprio su questo tema il negoziato tra Roma e Bruxelles è andato avanti per giorni e si dovrebbe quindi arrivare a una soluzione di compromesso che cambierà la soglia.
Una decisione, quella che prenderà il governo, inevitabile perché l’Ue chiede garanzie per il Pnrr: tra gli obiettivi c’è anche quello della riduzione dell’evasione fiscale, da raggiungere - secondo Bruxelles - anche permettendo ai cittadini di pagare con carte e bancomat.
La nuova soglia dovrebbe essere fissata a 40 euro, come ha annunciato l’esponente di Forza Italia Giorgio Mulè. Per commercianti e professionisti, quindi, non sarà possibile rifiutare pagamenti elettronici dai 40 euro in su, pena - altrimenti - una multa da 30 euro più il 4% del valore della transazione rifiutata.
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Le modifiche alla legge di Bilancio
La manovra verrà modificata durante l’esame della commissione Bilancio della Camera, ma intanto la maggioranza vuole ridurre il numero degli emendamenti da discutere per velocizzare i tempi di approvazione: si passerà dai 200 segnalati a 60 super-segnalati tra quelli del centrodestra.
Anche all’opposizione si è chiesto di ridurre il numero di emendamenti da 250 a 150, ma in questo caso vengono chieste rassicurazioni. Si discuterà solo delle modifiche realistiche e possibili, alla fine, ma i soldi sono pochi: a disposizione dei parlamentari ci sono solamente 400 milioni.
Manovra, come cambia l’obbligo di Pos: soglia a 40 euro
L’obbligo di Pos è entrato in vigore il 30 giugno 2022, con negozianti e professionisti costretti ad accettare qualsiasi pagamento con carta e bancomat, indipendentemente dall’importo. La prima versione della legge di Bilancio aveva poi fissato una soglia sotto la quale era possibile rifiutare i pagamenti elettronici: il limite era di 30 euro.
L’ultima versione della manovra, quella attualmente in discussione alla Camera, ha però innalzato questo tetto a 60 euro. Troppo alto per la Commissione, che sta negoziando con il governo Meloni. Alla fine, come ha fatto sapere Mulè, la soglia dovrebbe essere fissata a 40 euro.
Le altre modifiche alla legge di Bilancio
Le modifiche alla manovra non riguarderanno solo il Pos. Oltre agli emendamenti presentati dal Parlamento, ci sarà anche un maxi-emendamento del governo che toccherà le questioni fondamentali, su cui si cercherà anche di trovare altrove i finanziamenti, per non intaccare il tesoretto lasciato a disposizione delle modifiche parlamentari.
Quasi certa una modifica per le pensioni minime: l’obiettivo, tutt’altro che facile da raggiungere, è arrivare a 590-600 euro al mese di assegno per chi ha più di 75 anni. A cambiare dovrebbe essere anche Opzione donna, eliminando i criteri legati ai figli e forse portando l’età di uscita dal lavoro a 60 anni per tutte.
Si cercano i soldi anche per aumentare da 6mila a 8mila euro la decontribuzione per l’assunzione degli under 36. Novità in arrivo anche per il bonus cultura da 500 euro per i 18enni, che dovrebbe essere legato all’Isee. Altre modifiche riguarderanno invece provvedimenti diversi, come per il Superbonus al 110% e lo smart working.
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