Il prezzo del petrolio attende il meeting di Jackson Hole assieme al resto del mercato: quale impatto dall’evento?
Anche il prezzo del petrolio sta attendendo, assieme al resto dei mercati, il meeting di Jackson Hole.
L’incontro (qui una guida sul cos’è e cosa aspettarsi) ha tenuto con il fiato sospeso in una settimana già piena di eventi e rilevazioni importanti.
Al centro degli incontri ci sarà la politica monetaria e le nuove sfide che le banche centrali sono state e saranno ancora chiamate ad affrontare. Ma perché anche il prezzo del petrolio sta aspettando Jackson Hole?
Prezzo del petrolio e Jackson Hole: quale correlazione
Nella giornata di oggi, giovedì 22 agosto, la quotazione del Brent si è riportata sui $60 al barile, mentre quella del WTI è riuscita a risalire sui $56 circa.
Il prezzo del petrolio ha risentito positivamente degli ultimi dati sulle scorte di greggio diminuite oltre le attese di 2,7 milioni di barili (dati API).
A sostenere le quotazioni sono state anche le recenti speculazioni sui nuovi tagli dell’OPEC, anche se i guadagni sono stati comunque limitati dalle preoccupazioni relative allo stato dell’economia mondiale.
In giornata il prezzo del petrolio ha atteso con ansia l’avvio del meeting di Jackson Hole e, più nello specifico, l’intervento del Presidente Fed. Le dichiarazioni di Jerome Powell verranno attentamente monitorate dall’oro nero che, assieme al resto del mercato, cercherà di scovare nuovi indizi sul prossimo andamento della politica monetaria USA.
Quest’ultima infatti finirà inevitabilmente per influenzare (nell’uno o nell’altro senso) l’andamento del dollaro che a sua volta agirà su Brent e WTI: una valuta più debole tende in genere a supportare le quotazioni.
Certo è che sul prezzo del petrolio continueranno a giocare un ruolo di rilievo diversi fattori tra cui la Brexit, la guerra commerciale e il rallentamento della crescita globale. Jackson Hole sarà soltanto un fattore passeggero.
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