Il prezzo del petrolio in calo dopo i dati sulle scorte USA: il mercato è stato completamente colto di sorpresa
Il prezzo del petrolio è tornato a scambiare in ribasso grazie agli ultimi dati sulle scorte di petrolio USA.
Nonostante gli sforzi dell’OPEC e dei produttori esterni al Cartello per tagliare l’output, le giacenze di greggio negli Stati Uniti sono tornare improvvisamente a salire.
I dati dell’ultima rilevazione hanno colto di sorpresa l’intero mercato, pronto ad osservare invece un nuovo calo delle scorte. La delusione è stata lampante e il prezzo del petrolio ha risposto con nuovi ribassi.
Prezzo del petrolio: scorte salgono a sorpresa
Nella giornata di ieri, più precisamente alle ore 15:30 italiane, le quotazioni di Brent e Wti sono rimaste sconcertate dagli ultimi dati sulle giacenze statunitensi, aumentate di 2,8 milioni di barili.
Il dato si è mal confrontato non soltanto con il precedente calo di 9,589 milioni, ma anche e soprattutto con le attese degli analisti che avevano previsto un nuovo tonfo delle scorte di 1,1 milioni di barili.
“Il tonfo odierno non fa deragliare l’argomento rialzista di breve termine secondo cui sia i tagli alla produzione dell’OPEC+ che le interruzioni delle forniture supereranno i problemi di crescita globale e l’aumento della produzione statunitense”,
ha affermato Edward Moya, analista senior di OANDA.
Sull’andamento delle quotazioni ha continuato ad influire anche la situazione del Venezuela, dove l’export ha subito nuove e preoccupanti battute d’arresto.
Al momento in cui si scrive, il prezzo del petrolio Brent sta scambiando con un rosso dello 0,68% su quota $67,37, mentre il Wti sta scivolando dello 0,71% su quota $58,99.
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