Il dipendente che non accetta la proroga del contratto è un evento raro ma capace di mettere in difficoltà l’azienda soprattutto se è già stato inviato il modello UniLav. Ecco come comportarsi
Il termine di scadenza del contratto a tempo determinato può essere prorogato, per un massimo di quattro volte, nel rispetto comunque del tetto di durata che, fatta eccezione per le attività stagionali, è di ventiquattro mesi, con riguardo ai rapporti intercorsi tra lo stesso datore di lavoro e lo stesso lavoratore.
Dal momento che il contratto in questione si risolve naturalmente una volta raggiunta la data di scadenza dello stesso, eventuali decisioni diverse, ad esempio la proroga o la trasformazione a tempo indeterminato, devono trovare l’accordo di entrambe le parti coinvolte, datore di lavoro e dipendente.
Può accadere tuttavia che proprio quest’ultimo non accetti l’estensione del contratto, rifiutandosi di firmare l’apposita lettera di proroga. In situazioni simili, la proroga non ha alcun effetto. [...]
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