Le azioni TIM sembrano dipendere molto dalle dinamiche legate alla pubblicizzazione della rete. Quale sarà il destino del titolo Telecom Italia?
Oramai sono settimane, se non mesi, che l’argomento rete a controllo pubblico echeggia nella testa degli investitori di Telecom Italia. Fin dal principio delle elezioni uno dei punti focali del governo Meloni era quello di riportare la rete Tim sotto il controllo pubblico.
Adesso, da una fase organizzativa, si manifesta la necessità di passare a una esecutiva: il governo deve dichiarare se optare per l’acquisto di TIM da parte di Cassa Depositi e Prestiti oppure cambiare completamente rotta. Questa attesa inizia ad appesantire la tensione dei trader e degli investitori del titolo TLIT i quali restano in attesa di una conferma riguardo le loro aspettative sul titolo.
Telecom Italia, in attesa di una decisione
Il ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti sembrerebbe favorevole al controllo da parte dello Stato di parte della rete che ha interesse strategico soffermandosi sul fatto che il controllo può essere assunto in vari modi. Lo stesso ministro delle Imprese Adolfo Urso sostiene che sia un imperativo rendere pubblica la rete aggiungendo che la privatizzazione è stata un errore che adesso deve essere sistemato.
Il problema sono le tempistiche, bisogna prendere una decisione in tempi brevi. Nella riunione tecnica al MIMIT, che ha visto la partecipazione di alcuni esponenti cruciali per la questione, non sembra essere stata presa ancora nessuna decisione finale. Un prossimo evento abbastanza importante è quello di lunedì 28 novembre in cui i segretari delle organizzazioni sindacali si riuniranno sotto convocazione della presidenza del consiglio per chiarire la situazione riguardante TIM. Infine, non bisogna dimenticare che il 30 novembre scadrà per la Cassa Depositi e Prestiti il termine per la presentazione dell’offerta non vincolante per TIM.
Titolo Telecom Italia: le raccomandazioni degli analisti e le incertezze
Il rating non è certo uno dei migliori sul mercato: il 21 novembre 2022 la banca Barclays sceglie il giudizio «sell» con un target price pari a €0,16. Morningstar identifica come fair valure gli €0,25, numerario sul quale la corsa del prezzo si è recentemente fermata.
La situazione su Telecom appare al momento molto poco chiara. Tale indecisione si rispecchia perfettamente nell’andamento del titolo TLIT che nelle ultime sedute sembra aver interrotto la precedente serie di rialzi. A livello tecnico l’RSI a 14 periodi su time frame giornaliero continua a dare importanti segnalazioni riguardo lo stato d’animo del titolo che dopo il raggiungimento del livello di 80 ha iniziato il suo ritracciamento.
Il prezzo resta comunque sopra la trend line discendente comunicando un certo sentiment rialzista. Allo stesso tempo, i dubbi riguardo al futuro societario rallentano l’interesse all’acquisto e aumenta la tensione fra gli operatori che in questo momento non possono far altro che attendere un contesto più chiaro per prendere una decisione riguardo i propri investimenti.
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