La politica fiscale globale non solo sembra imprudente, ma è anche inadatta alle circostanze economiche attuali.
L’equilibrio dei bilanci dei paesi avanzati è in uno stato preoccupante, mettendo così a rischio la stabilità economica. Dagli Stati Uniti all’Unione Europea, passando per il Giappone e il Regno Unito, i deficit e l’indebitamento pubblico stanno raggiungendo livelli allarmanti. Inoltre, la politica fiscale globale sembra esser disconnessa dalle attuali circostanze economiche, con politiche accomodanti non adatte ad affrontare l’alta inflazione e la bassa disoccupazione.
L’America ha evitato la catastrofe del tetto del debito, ma nei primi cinque mesi del 2023, i ricavi del governo federale sono stati inferiori alle spese di 2,1 trilioni di dollari, pari all’8,1% del PIL. Nell’Unione Europea i politici stanno scoprendo che l’aumento dei tassi di interesse fa sì che i debiti che finanziavano gran parte della spesa di ripresa post-pandemica di 800 miliardi di euro minacciano di prosciugare il bilancio comune. Il governo giapponese ha recentemente omesso dal suo quadro di politica economica una tabella di marcia per bilanciare il suo bilancio primario, che esclude i pagamenti degli interessi ma è ancora in rosso di oltre il 6% del PIL. E il 13 giugno il costo del debito del Regno Unito a due anni è salito sopra i livelli raggiunti dopo il suo calamitoso «mini-budget» di settembre.
La politica fiscale globale non solo sembra imprudente, ma è anche inadatta alle circostanze economiche attuali. L’alta inflazione e la bassa disoccupazione indicano che il mondo ha bisogno di una politica rigorosa, non di una politica accomodante. Il 14 giugno la Federal Reserve ha mantenuto i tassi di interesse stabili mentre attendeva segnali sulla salute dell’economia. Ma con un’inflazione sottostante superiore al 5%, pochi credono che si manterrà ferma a lungo. La Banca Centrale Europea ha aumentato nuovamente i tassi di interesse. La Banca d’Inghilterra seguirà quasi certamente il 22 giugno; con un aumento del salario nominale ad un tasso annuo del 6,5%, il Regno Unito è particolarmente esposto alla minaccia di una spirale salari-prezzi. [...]
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