Quali obblighi può delegare il datore di lavoro?

Simone Micocci

26 Marzo 2025 - 14:55

Il datore di lavoro può delegare soltanto alcuni degli obblighi previsti dalla legge. Ecco di quali si tratta.

Quali obblighi può delegare il datore di lavoro?

Il datore di lavoro è tenuto per legge ad assolvere diversi obblighi, dovendo farsi carico della gestione organizzativa ed economica del lavoro, ma anche e soprattutto della sicurezza del personale.

Di fatto, la maggior parte delle regole sugli obblighi del datore di lavoro e in particolare sulla loro delega si trova nel Testo unico sulla sicurezza sul lavoro - decreto legislativo n. 81/2008 - che individua precise responsabilità nei confronti di dipendenti, collaboratori e assimilati.

Tra i doveri del datore di lavoro ve ne sono alcuni che non possono essere delegati, che devono quindi essere gestiti personalmente dal datore, eventualmente con l’assistenza di figure professionali adeguate. La violazione di queste disposizioni comporta sanzioni molto gravi a carico dei datori di lavoro, anche di tipo penale.

Vediamo pertanto di cosa si tratta e invece quali obblighi possono essere delegati.

Quali obblighi non può delegare il datore di lavoro

L’articolo 17 del Testo unico sulla sicurezza sul lavoro (Tusl) vieta al datore di lavoro di delegare ad altri soggetti i seguenti obblighi:

  • valutazione dei rischi sul posto di lavoro;
  • elaborazione del Documento di valutazione dei rischi (Dvr);
  • designazione del responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi (Rspp).

Le sanzioni

L’articolo 55 del Tusl prevede poi le sanzioni a carico del datore di lavoro che viola queste disposizioni, individuando in particolare l’ammenda da 2.192 a 4.384 euro per l’adozione del Dvr senza:

  • l’indicazione delle misure di prevenzione/protezione e dei dispositivi di protezione adottati;
  • prevedere un programma di misure per migliorare la sicurezza sul lavoro nel tempo;
  • individuare le procedure per l’attuazione delle misure di sicurezza e delle figure che vi devono provvedere;
  • aver effettuato le attività di valutazione dei rischi e la redazione del documento con la consultazione del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza;
  • rielaborare la valutazione dei rischi quando necessario, per esempio in caso di modifiche al processo produttivo che possono inficiare la sicurezza dei lavoratori, entro 30 giorni.

È invece prevista un’ammenda da 1.096 a 2.192 euro se nel Dvr mancano la relazione di valutazione dei rischi oppure la corretta individuazione delle mansioni che espongono il personale a rischi specifici, richiedendo pertanto “una riconosciuta capacità professionale, specifica esperienza, adeguata formazione e addestramento”.

Infine, si passa a un’ammenda da 2.700 a 7.014 euro o l’arresto da 3 a 6 mesi per:

  • la mancanza della valutazione dei rischi e/o del Dvr;
  • la mancata nomina del Rspp;
  • lo svolgimento illegittimo dell’attività di Rspp da parte del datore di lavoro.

Quali obblighi può delegare il datore di lavoro

Al di fuori delle eccezioni individuate dalla legge, il datore di lavoro può invece delegare tutti gli obblighi ad altri soggetti. Ciò riguarda dunque la maggior parte dei doveri dei quali è responsabile il datore di lavoro, tra cui:

  • nominare il medico competente per la sorveglianza sanitaria quando prevista e comunicargli l’eventuale cessazione del rapporto di lavoro;
  • nominare il personale addetto alla gestione delle emergenze;
  • assegnare ai lavoratori i compiti tenendo conto di capacità e condizioni degli stessi;
  • fornire i dispositivi di protezione individuale al personale;
  • limitare l’accesso a zone e/o attrezzature potenzialmente pericolose a lavoratori adeguatamente formati;
  • inviare la denuncia e la comunicazione di infortunio all’Inail nei tempi previsti;
  • convocare la riunione periodica per l’unità produttiva con più di 15 lavoratori;
  • richiedere il giudizio di idoneità per le mansioni che richiedono sorveglianza sanitaria;
  • informare, formare e addestrare i lavoratori;
  • controllare che le misure tecniche non siano dannose per la salute collettiva o l’ambiente;
  • fornire la tessera di riconoscimento ai lavoratori nell’ambito di lavori in appalto o subappalto;
  • dare le istruzioni ai lavoratori per la gestione delle emergenze;
  • vigilare sugli effetti dei Dispositivi di protezione individuale.

Come delegare correttamente

In linea generale, tutti gli obblighi non specificatamente esclusi dal Tusl possono essere affidati ad altri profili attraverso una delega di funzioni:

  • scritta;
  • con data certa;
  • rispettando i requisiti professionali e di esperienza del delegato rispetto alla funzione;
  • attribuendo poteri e autonomia di spesa necessari allo svolgimento delle funzioni;
  • accettata in forma scritta;
  • resa nota tempestivamente.

Se la delega non rispetta questi requisiti o comunque si ha a che fare con funzioni non delegabili il datore di lavoro mantiene la propria responsabilità in materia di sicurezza.

La giurisprudenza della Cassazione, inoltre, considera permanente l’obbligo di vigilanza e controllo del datore di lavoro, chiedendo anche di limitare la delega a specifici e ben definiti ambiti (e non all’intera gestione aziendale).

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