Quando viene pagata la Naspi? Dopo quanti giorni arrivano i soldi? Nonostante la mancanza di un calendario, ecco alcune informazioni utili per comprendere le tempistiche della disoccupazione.
A differenza di alcune misure, come l’Assegno unico o l’Assegno di inclusione, per l’indennità di disoccupazione Naspi non esiste un calendario Inps con tutte le date dei pagamenti mensili.
Ecco perché, nonostante ogni mese sia tanta la curiosità dei percettori di Naspi di conoscere la data esatta in cui arrivano i soldi, non è possibile dare una risposta che sia comune a tutti i disoccupati.
Il giorno del pagamento della Naspi varia infatti per ogni persona: per quanto solitamente avviene per tutti nello stesso periodo, le tempistiche di accredito dipendono da una serie di circostanze.
Come prima cosa, ad esempio, bisogna specificare se si tratta del primo pagamento o di quelli successivi. Considerando il tempo che l’Inps impiega per completare l’istruttoria della domanda, d’altronde, per il primo accredito ci vuole solitamente più tempo, mentre per i mesi successivi solitamente l’Inps è più preciso.
C’è comunque una buona notizia: negli ultimi anni l’Inps ha velocizzato le tempistiche per i pagamenti della Naspi, tant’è che gli ultimi dati riferiscono che nell’80% dei casi la prima mensilità dell’indennità di disoccupazione arriva entro 15 giorni dall’accoglimento della domanda. E anche per l’istruttoria della domanda non ci vuole molto tempo: l’indennità di disoccupazione, infatti, rientra tra quei procedimenti amministrativi che l’Inps completa entro un termine di 30 giorni.
Dunque, se hai appena perso il lavoro e ti stai chiedendo quando arriva la Naspi, ti farà piacere sapere che nel migliore dei casi possono passare dalle due alle tre settimane per il primo pagamento. Attenzione però, molto dipende anche da quando ne fate domanda.
Decorrenza Naspi
Prima di vedere quando viene pagata la Naspi è bene fare chiarezza su come si calcola la decorrenza del contributo. Questa è importante perché ci dice da quando si inizia a percepire il beneficio, una data dalla quale dipendono anche i tempi di pagamento della stessa.
Ebbene, la decorrenza della Naspi dipende dalle tempistiche con le quali viene presentata la domanda: infatti, qualora la richiesta venga effettuata entro l’8° giorno dalla perdita del lavoro l’indennità decorre proprio dall’8° giorno. Se invece la domanda viene fatta dopo questo termine (ricordate che c’è tempo entro 68 giorni dalla perdita dell’impiego) allora il beneficio decorre dal giorno successivo a quello della richiesta.
I termini sono differenti nel caso di licenziamento per giusta causa o giustificato motivo soggettivo. In questo caso per la presentazione della domanda c’è tempo fino a 98 giorni, mentre l’indennità decorre:
- dal 38° giorno dalla perdita del lavoro se la richiesta viene effettuata prima dei 38 giorni;
- dal giorno successivo a quello della richiesta se effettuata dopo i 38 giorni.
I tempi di decorrenza sono molto importanti non solo per sapere fino a quando verrà erogata la Naspi (ricordiamo che questa ha una durata pari alla metà delle settimane contributive per le quali si richiede il contributo). La decorrenza, infatti, sta a indicare la data da cui si ha diritto al beneficio: questo significa che in caso di pagamento in ritardo della prima mensilità si riceveranno anche eventuali arretrati.
Le tempistiche indicate dall’Inps
I più recenti dati Inps confermano che le tempistiche di pagamento della Naspi sono piuttosto celeri. Per l’80% di coloro a cui è stata accolta la domanda, infatti, il primo pagamento dell’indennità di disoccupazione è arrivato entro 15 giorni dall’accoglimento della stessa.
Il merito, spiega l’Inps, va alle nuove soluzioni adottate dall’Istituto per migliorare e semplificare i servizi per cittadini e aziende, le quali hanno permesso di automatizzare gran parte dei processi velocizzando le tempistiche, sia per la fase istruttoria che per il pagamento delle somme spettanti.
Per la fase istruttoria, invece, l’Inps non impiega più di 30 giorni. Più lunghi, invece, i tempi per l’anticipo della Naspi, per la quale possono volerci anche 55 giorni.
Il calendario dei pagamenti
Non esiste un calendario dei pagamenti Naspi; la data, infatti, varia a seconda degli interessati. Non c’è quindi un giorno uguale per tutti, ma in ogni caso la Naspi viene accreditata con cadenza mensile.
Di solito, la prima volta l’Inps paga pochi giorni di disoccupazione, oppure un mese e pochi giorni, per poi regolarizzarsi nei pagamenti.
Facciamo un esempio: un disoccupato ha presentato la domanda per la Naspi entro 8 giorni dalla perdita dell’impiego, avvenuta il 1° giugno. L’Inps ne accoglie la richiesta il 18 giugno e pochi giorni dopo - il 22 giugno - paga l’indennità di disoccupazione nel periodo che va dal 9 (inizio della decorrenza) al 22 giugno.
Intorno al 22 di luglio, poi, riceverà la seconda mensilità, e il mese successivo la terza (e così via fino alla scadenza del beneficio).
Quindi dalla seconda erogazione in poi l’assegno di disoccupazione mantiene sempre una certa regolarità nei pagamenti. A tal proposito vi consigliamo di accedere all’area riservata del sito Inps per sapere quando arriva la Naspi: qui, infatti, è indicata dalla data di emissione del mandato di pagamento, alla quale dovrete aggiungere dai due ai tre giorni lavorativi per sapere quando è previsto l’accredito.
Naspi pagata in ritardo
Solitamente dalla seconda mensilità l’Inps mantiene una certa regolarità nei pagamenti; potrebbero esserci ritardi e problemi, invece, per l’erogazione della prima mensilità per la quale in alcuni casi si dovrà pazientare per diversi mesi.
Il motivo del ritardo generalmente dipende da complicazioni riscontrate nella fase istruttoria; l’Inps, infatti, potrebbe impiegare più tempo del dovuto per verificare la sussistenza dei requisiti, oppure potrebbe mettere in stand-by la valutazione vista la mancanza di alcuni documenti; ecco perché è importante consultare il proprio fascicolo previdenziale così da verificare se ci sono comunicazioni in merito da parte dell’Inps.
In ogni caso, visto quanto detto in precedenza, al momento del pagamento della prima rata Naspi, l’Inps dovrà riconoscere anche eventuali arretrati.
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