Esiste un limite ai soldi che si possono portare in tasca? Se una persona va in giro con un discreto gruzzolo rischia qualche problema?
Quanti contanti si possono avere in tasca senza rischiare problemi? Nell’immaginario collettivo, ormai, i contanti sono diventati sinonimo di evasione fiscale e molto spesso le persone hanno paura di avere nel portafoglio troppi soldi. Di contro, però, hanno anche il timore di avere soldi in banca perché tutto ciò che è depositato sul conto corrente e il libretto di risparmio potrebbe essere soggetto a controlli fiscali.
Da qui nasce il dilemma: posso avere soldi in contanti o avere più di quello che eroga il bancomat potrebbe far presumere che ho ricevuto somme in nero?
Soldi in contanti di provenienza legale
Non è così strano per un cittadino ritrovarsi con una discreta somma in contanti. Facciamo l’esempio di una mamma che decide di risparmiare dei soldi per un acquisto importante (la macchina, nuovi elettrodomestici, un viaggio studio per i figli). La donna ogni giorno mette in un contenitore 5 euro e risparmia, in questo modo 35 euro la settimana, 140 euro al mese. Preferisce metterli via fisicamente, perché ad accantonarli sul conto corrente non riesce, quando ha bisogno tende a utilizzarli.
Nel giro di due anni la donna si trova ad avere un discreto gruzzolo di 2.800 euro, ma decide che non basta e continua a mettere via soldi, anche più di 5 euro al giorno quando riesce e allo scadere del quarto anno si ritrova con quasi 5.500 euro.
Ora la mamma si trova in una situazione in cui deve decidere come impiegare questi soldi. Non può depositarli in banca sul conto corrente: un deposito così elevato per il quale non ha una prova documentale potrebbe destare i sospetti del Fisco e metterla a rischio di un accertamento.
Può metterli nel portafogli per andare ad acquistare degli elettrodomestici nuovi per la casa e pagarli in contanti?
Quanti soldi si possono tenere in tasca?
La legge non impone regole e limiti sui soldi che si possono tenere in casa o in tasca (o nel portafoglio in alternativa). La presunzione di evasione fiscale si verifica solo quando ci sono delle movimentazioni sospette sul conto corrente, come ad esempio versamenti di importo non modico che non sono giustificabili.
Nulla vieta a qualsiasi cittadino di risparmiare i propri soldi in contanti e conservarli a casa. Nessuna legge vieta impone dei limiti sulle somme da versare sul proprio conto corrente, però in questo caso è necessario dimostrare che si tratta di somme che non sono soggette a tassazione (frutto di donazione, ad esempio). Il problema con i risparmi in contanti è che non ci sono prove documentali a garantire la provenienza delle somme.
L’unico modo per utilizzare le somme in contanti che si detengono è quello di spenderle, nel rispetto del limite ai contanti previsto dalla normativa che è, come detto, di 5.000 euro.
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