Per difendere i propri diritti in tribunale bisogna sopportare una spesa. Ecco a quanto ammonta e quando è possibile evitarla.
Tanti cittadini rinunciano a far valere i propri diritti spaventati all’idea delle spese legali da sostenere, che difficilmente sono preventivabili in maniera generale. Ogni situazione è a sé, ma non manca qualche parametro per farsi un’idea dei possibili costi. Bisogna sapere che con la riforma Cartabia del processo civile intervenuta nel 2023 sono stati applicati alcuni accorgimenti volti a velocizzare i procedimenti, tendenzialmente riducendo anche le relative spese.
Certo, per il pieno adeguamento alla riforma è ancora presto e i tribunali italiani hanno non poche difficoltà, motivo per cui è ancora più importante discutere della questione con il proprio avvocato. Si ricorda inoltre che questo professionista è obbligato dal 2017 a fornire un preventivo scritto ai propri clienti, cui è vincolato entro certi termini. L’onorario può aumentare rispetto a quanto preventivato in caso di impegno maggiore necessario e non prevedibile al momento del preventivo.
Oltretutto, nella valutazione dei costi sarà opportuno considerare la possibilità di avvalersi del patrocinio gratuito a spese dello Stato, che azzera il costo per il pagamento del legale per chi ne ha diritto, e dell’eventuale rimborso. Secondo il principio di soccombenza la parte che perde la causa è infatti condannata al pagamento delle spese legali. La liquidazione avviene comunque dopo tempo, ammesso che si riesca a recuperare il credito, un’altra circostanza che deve essere affrontata con l’avvocato per trovare la soluzione più congeniale alla propria situazione.
Soltanto l’eventuale accusa (e seguente condanna) per lite temeraria rischierebbe di peggiorare la situazione del ricorrente, ma soltanto di chi agisce in mala fede. Per questo motivo non si dovrebbe mai rinunciare a difendere i propri diritti e interessi e almeno cercare una soluzione sostenibile. In tal proposito si fa presente che il costo medio per la consulenza verbale di un avvocato è compreso tra 100 e 300 euro, anche se alcuni studi legali la offrono gratuitamente. Non è indice di poca professionalità, si tratta semplicemente di un servizio offerto per instaurare un rapporto duraturo con il cliente.
Infine, a seconda della situazione, si potrebbe pensare di chiedere aiuto ad associazioni dedicate che in modo gratuito o dietro compensi molto ridotti si occupano di sostenere determinate cause, spesso particolarmente delicate. Ciò detto, cerchiamo di capire quanto effettivamente può costare fare causa a qualcuno.
Quanto costa fare causa a qualcuno?
Sono diversi i costi da sopportare per fare causa a qualcuno. Oltre all’onorario dell’avvocato, ci sono le tasse, nello specifico il contributo unificato. Quest’ultimo si basa sul valore dell’oggetto della lite, da un minimo di 43 euro a un massimo di 1.686 euro per un procedimento civile in primo grado e in tribunale ordinario. È previsto un costo specifico a seconda del tipo di procedimento e del tribunale a cui ci si rivolge. Ad esempio, nei procedimenti di famiglia, il contributo è di 98 euro, senza anticipazione forfettaria della marca da bollo da 27 euro, oltre ad alcune ipotesi di esenzione o contributo inferiore (per esempio è di 43 euro per la separazione congiunta). Qui le tabelle aggiornate al 2024.
Si deve quindi aggiungere la mediazione, quando obbligatoria o comunque necessaria, con costo da 43 a 5.750 euro + IVA a seconda del valore della causa e dell’eventuale accordo, oltre alla spesa per l’avvio:
- 40 euro per valori fino a 250 euro;
- 80 euro per valori superiori a 250 euro.
I costi si riferiscono a una sola parte in giudizio, la quale dovrà considerare ulteriori spese, sebbene la parte che meno incide sull’importo finale:
- spese di notifica, per un massimo di circa 16 euro;
- spese per le fotocopie;
- spese per il trasferimento, ad esempio quando il tribunale non si trova vicino alla propria residenza.
Numerose le spese non del tutto preventivabili, che variano a seconda delle necessità del caso, come gli accertamenti tecnici per cui bisogna rivolgersi a ulteriori professionisti.
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