Quanto costa un impianto fotovoltaico?

Andrea Marras

26 Agosto 2024 - 16:35

I costi dei pannelli fotovoltaici (detti anche solari) possono variare molto in base a diversi fattori: ecco i prezzi medi del mercato.

Quanto costa un impianto fotovoltaico?

Il costo di un impianto fotovoltaico è influenzato da diversi fattori, i quali possono essere sia di natura tecnica che di natura realizzativa. A seconda del modo in cui questa risorsa viene realizzata e resa disponibile, il prezzo cambia di conseguenza.

Grazie ai numerosi incentivi messi a disposizione, il prezzo di numerosi impianti fotovoltaici si riduce considerevolmente. Essendo, inoltre, un approccio energetico conveniente nonché sostenibile in tutto e per tutto, bisogna cambiare approccio.

Non si deve infatti vedere l’acquisto di un impianto fotovoltaico come una spesa, ma piuttosto come un investimento. Solamente così si avrà la reale percezione del denaro che si sta impiegando. Non prima di essersi informati al meglio, chiaramente.

Quali tipi di impianto fotovoltaico esistono?

Per definizione, un impianto fotovoltaico si serve dell’energia solare per produrre energia totalmente rinnovabile. Ciò significa che la fonte prodotta dall’intero impianto non solo si rinnova di continuo, ma praticamente non si esaurisce mai.

Per quanto concerne le tipologie di impianti esistenti, si possono distinguere 3 categorie differenti, ossia:

  • Grid connected;
  • Stand alone;
  • Storage.

La prima tipologia di impianto, ossia quella grid connected, si distingue dalle altre poiché risulta essere collegata alla rete nazionale. L’energia che viene prodotta risulta dunque a disposizione o dell’intera abitazione o dell’azienda.

La persona che detiene la proprietà dell’impianto «guadagna» dall’energia residua, poiché quest’ultima viene messa a disposizione della rete nazionale, in modo tale che altre persone - oltre al produttore privato - possano usufruirne.

Vengono definiti stand alone gli impianti fotovoltaici che non risultano essere allacciati ad alcuna rete elettrica.

Terza e ultima categoria è invece quella storage, la quale rappresenta una sorta di modello ibrido, rispetto ai due citati appena sopra. L’unica differenza è che per questi impianti si rende necessario l’utilizzo delle batterie di accumulo, con conseguente impiego di un piano apposito.

Quanto costa un impianto fotovoltaico? Ecco i prezzi

Essendo il settore fotovoltaico in costante crescita e cambiamento, è una diretta conseguenza il fatto che anche i costi di sostenimento e di mantenimento seguano lo stesso percorso.

A seconda delle dimensioni della propria casa o del proprio appartamento, ipotizzando una media di 100 mq, si può ipotizzare un tariffario che si aggira intorno ai 2.500 euro per kW installato. Ciò significa che un impianto di 3 kW costerà 7.500 euro. Il costo aumenterà ovviamente in caso di componenti extra come inverter, batterie e piani di accumulo aggiunti secondariamente.

I fattori che incidono sul prezzo

Ma quali sono i fattori che possono influenzare il costo di un impianto? Mantenendo il dato (variabile) di 2.500 euro a kW, ci sono numerosi fattori che possono fare lievitare il prezzo in questione.

  • Il primo fattore da non trascurare è la qualità del materiale. Se è vero che un impianto di 3 kW può costare 7.500 euro al fronte di una scelta di pannelli di ottima fattura, chi si accontenta può spendere anche 2.000 euro in meno del previsto.
  • Anche il suo rendimento può essere un fattore condizionante. In linea di massima da questo punto di vista, soprattutto in Italia, non si avranno chissà quali svantaggi. Tutte le regioni dispongono infatti di una buona esposizione solare, con picchi molto più elevati soprattutto al centro-sud e sulle isole.
  • Il terzo e ultimo fattore di rilievo riguarda invece la capacità di produzione dell’impianto. Benché siano installazioni destinate ad un utilizzo perlopiù aziendale, gli impianti da 12 kW possono arrivare a costare anche 15.000 euro.

Decisamente meno impattanti le spese per la manutenzione ordinaria, dove si può ipotizzare una tariffa media di circa 35/50 euro per kW.

Il risparmio in bolletta

Oltre ad essere un investimento vantaggioso, il fotovoltaico può essere anche un’ottima fonte di risparmio. Le bollette tradizionali, al fronte di un consumo annuo di circa 3500 kWh, comportano una spesa di 980 euro.

Grazie al fotovoltaico questo consumo si potrà ridurre a 1250 kWh all’anno, portando così la spesa a 315 euro. Il risparmio totale sarà dunque di 665 euro, permettendo così di rientrare nell’investimento nell’arco di circa 6-7 anni - considerando tali consumi ipotetici.

Incentivi per il fotovoltaico: quali sono quelli disponibili oggi?

La situazione incentivi per il fotovoltaico ad oggi risulta particolarmente complessa da decifrare. Se è vero che alcune misure previste per agevolare l’acquisto di un impianto resteranno tali, molte altre cadranno invece in disuso.

Considerata la chiusura del Superbonus 110%, questa tematica è cambiata ancora più radicalmente. A sostituzione di questa misura c’è il reddito energetico nazionale, le cui informazioni sono contenute all’interno del sito GSE.

È bene precisare che questo incentivo non sia cumulabile con gli altri bonus. Ciò detto, grazie a questo incentivo si può ottenere il proprio impianto praticamente a titolo gratuito.

Per ogni famiglia in possesso dei requisiti richiesti, saranno messi a disposizione infatti 2.000 euro con un’aggiunta di 1.500 euro per ogni kW installato sul proprio impianto.

A poterne usufruire saranno soltanto i nuclei familiari con un ISEE inferiore a 15.000 euro. La fascia dei 30.000 euro è concessa solamente a coloro che hanno almeno 4 figli a carico, trattandosi dunque di una famiglia numerosa.

Il bonus in questione è disponibile dallo scorso 5 luglio, e la sua data di scadenza cadrà il 31 dicembre 2024. La propria richiesta potrà essere presentata tramite la già citata piattaforma GSE, ente che regolamenta il settore energetico.

Esiste poi il bonus fotovoltaico 50%, la cui percentuale appena riportata rappresenta la detrazione totale della spesa che si dovrà sostenere. Il bonus in questione non ha requisiti di reddito, e potrà essere richiesto o da singole unità abitative oppure da condomini accomunati tra loro.

La scadenza prevista anche in questo caso sarà per l’ultimo giorno dell’anno corrente, a meno che non entrino in gioco proroghe o ordini differenti. Il tetto massimo di spesa per ogni unità abitativa è di 96.000 euro.

Per il fotovoltaico di tipologia residenziale, dunque non destinato alle aziende, è previsto invece il Superbonus 70%. Questo bonus è previsto principalmente per gli interventi di riqualificazione energetica in edilizia.

Sarà anche questa misura in vigore fino al 31 dicembre prossimo, salvo poi entrare in gioco la riduzione dell’aliquota al 65%. Questo bonus si occuperà di coprire le spese sostenute per impianti solari e/o piani di accumulo.

Verrà messo a disposizione dei beneficiari un quantitativo totale di 2.400 euro per ogni kW di potenza, con un tetto di spesa di 48.000 euro. Alcune di queste misure, proprio come quella citata, saranno valide anche per il prossimo 2025.

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