Cesare Battisti è ora in Italia nel carcere di Oristano: una caccia da parte dello Stato durata ben 37 anni, ecco quanti milioni di euro ci è costata.
La fuga adesso è finita e Cesare Battisti è nel carcere di Oristano, dove sconterà nell’ala di massima sicurezza i quattro ergastoli a cui è stato condannato in contumacia per altrettanti omicidi: due sarebbero stati commessi direttamente da lui, mentre negli altri due avrebbe avuto ruoli organizzativi.
Dopo 37 anni quindi Cesare Battisti è ora nelle patrie galere, ma in questi tanti anni di latitanza lo Stato avrebbe speso circa 50 milioni per riuscire a riportarlo in Italia. Considerando gli altri terroristi nostrani ancora all’estero, i costi generali quindi per le casse del Bel Paese non sono indifferenti.
La latitanza di Battisti
Per l’Italia il suo arresto è stato un motivo di grande soddisfazione, visti i quattro ergastoli da dover scontare. La gratificazione poi aumenta ancor di più se si pensa che questa caccia è durata in pratica 37 anni.
Tutto iniziò il 4 ottobre del 1981, quando Cesare Battisti riuscì a evadere dal carcere di Frosinone. Da quel momento ha preso il via la sua latitanza che, in pratica, si è conclusa soltanto il 14 gennaio 2019 quando è atterrato all’aeroporto di Ciampino.
Fuggito prima in Messico, si stabilì poi in Francia dove potette godere della protezione della “dottrina Mitterrand”, sposandosi e avendo due figlie oltre a ottenere la naturalizzazione e la cittadinanza (poi revocata) francese.
Nel frattempo trovò anche il tempo di dedicarsi alla letteratura, pubblicando diversi romanzi noir. Scappato anche dalla Francia, dal 2004 Battisti ha poi trovato rifugio in Brasile dove ha scontato circa 7 anni di carcere per essere entrato illegalmente nel paese Sudamericano.
Alla fine il presidente brasiliano Lula rifiutò la richiesta di estradizione da parte dell’Italia, concedendo all’ex militante dei Proletari Armati per il Comunismo il diritto di asilo politico con tanto di visto permanente.
Con la vittoria di Jair Bolsonaro alle recenti elezioni in Brasile, ecco però che la protezione in precedenza assicurata è venuta meno. Annusato il pericolo, Battisti si è dato subito alla fuga prima di essere arrestato il 12 gennaio 2019 in Bolivia da poliziotti italiani e brasiliani, con conseguente immediata estradizione.
Quanto ci è costato?
L’arresto e l’estradizione di Cesare Battisti è il frutto di un lungo lavoro diplomatico e di intelligence. Logicamente molto ha influito l’elezione di Bolsonaro, ma i nostri poliziotti sono stati sulle sue tracce per ben 37 anni.
Ecco allora che il Sole 24 Ore ha provato a stimare i costi per le casse nostrane di questa lunga caccia: circa 50 milioni di euro. Una cifra questa però ufficiosa e probabilmente al ribasso, visto che molte voci di spesa sono top secret.
Se pensiamo poi che Battisti è soltanto uno dei tanti terroristi, rossi e neri, che attualmente sono latitanti all’estero (soprattutto in Francia), è lecito pensare che lo Stato in questi decenni abbia speso importanti cifre per cercare di riportarli in Italia.
Il nostro paese quindi dopo decenni si trova ancora a dovere fare i conti (in tutti i sensi) con gli Anni di Piombo, triste periodo della nostra storia che però presenta ancora tante e troppe zone di ombra.
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