Lo stipendio medio di un amministratore di condominio in Italia: in quali condizioni e in che zone si guadagna di più e quali sono le percentuali di incasso in base a ciò che pagano i condomini.
Quanto guadagna un amministratore di condomino? Una domanda di grande attualità visto che stiamo parlando di una figura professionale sempre più diffusa in Italia.
Un amministratore di condominio è un professionista che si occupa della gestione di un condominio, garantendo il rispetto delle norme e il buon funzionamento degli spazi comuni.
Il suo ruolo è regolato dal Codice Civile italiano (art. 1129-1138) e prevede diverse responsabilità come redigere e gestire il bilancio condominiale, riscuotere le quote condominiali dai proprietari, pagare i fornitori, gestire la contabilità oltre a convocare e gestire le assemblee condominiali.
L’amministratore può essere un professionista esterno o un condomino, se previsto dall’assemblea. In condomini con più di 8 unità immobiliari la sua nomina è obbligatoria per legge.
Per diventare amministratore di condominio in Italia, non è necessario un titolo di studio specifico, ma ci sono alcune competenze richieste ed è consigliabile prendere parte a corsi di formazione specifici. Inoltre dal 2013 esiste un registro degli amministratori di condominio gestito dalle Camere di Commercio, ma l’iscrizione non è obbligatoria.
Ora che abbiamo chiarito quali sono i compiti e i requisiti di questo lavoro, vediamo nel dettaglio lo stipendio medio di un amministratore di condominio in Italia, dando uno sguardo anche in che zone si guadagna di più, in quali condizioni e quali sono le percentuali di incasso in base a ciò che pagano i condomini.
Lo stipendio medio di un amministratore di condominio
Il guadagno di un amministratore di condominio in Italia può variare notevolmente in base all’esperienza, alla città in cui opera e soprattutto a seconda della dimensione del condominio.
Secondo un calcolo fatto dall’Associazione Nazional-europea Amministratori d’Immobili - che si basa sulla media nazionale - un condominio medio (20 unità abitative) genera per l’amministratore uno stipendio mensile da 220 euro.
Di conseguenza amministrare 20 condomini medi porterebbe a uno stipendio mensile pari a 4.400 euro, il tutto naturalmente escluse tasse dovute.
Il guadagno annuale così dipende tutto da quanti condomini sono amministrati e dalla loro grandezza.
In quali casi un amministratore di condominio guadagna di più
Vediamo allora nel dettaglio quelli che sarebbero i guadagni medi di un amministratore di condominio in Italia.
- Amministratore di condominio part-time (per piccoli condomini): circa 2.000-5.000 euro all’anno.
- Amministratore di condominio full-time (per medi-grandi condomini o portafogli di più condomini): può arrivare a guadagnare 20.000-40.000 euro all’anno o più, a seconda della quantità e del tipo di incarichi.
- In grandi città o con portafogli di condomini di grandi dimensioni, i guadagni possono essere anche superiori, raggiungendo cifre come 50.000-60.000 euro annuali.
In generale i guadagni sono abbastanza variabili, ma l’amministratore di condominio può guadagnare una buona cifra soprattutto se si occupa della gestione di numerosi e complessi condomini.
In grandi città come Roma o Milano, un amministratore di condominio può arrivare a incassare anche una cifra doppia rispetto a una città di provincia.
Quanto incassa un amministratore di condominio dai condomini
In genere l’amministratore guadagna una percentuale sulle spese condominiali annuali. Questa percentuale solitamente va dal 2% al 5% delle spese totali del condominio, ma può variare.
In alcuni casi l’amministratore viene pagato con una quota fissa per ogni unità immobiliare. In media, una parcella può andare da 10 a 20 euro per unità immobiliare al mese: ad esempio in un condominio di 20 appartamenti si potrebbe generare un guadagno mensile di circa 200-400 euro per l’amministratore.
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