Secondo alcuni esperti la quarta dose del vaccino anti-Covid non dovrà essere somministrata, almeno non in tempi brevi: a giudizio di qualche scienziato potrebbe anche ridurre la risposta immunitaria.
L’ipotesi di una quarta dose di vaccino contro il Covid si allontana. Negli ultimi giorni sempre più esperti hanno escluso, almeno per il momento, l’idea di somministrare un altro booster a tutta la popolazione. Nelle ultime ore è stato Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di sanità, a dire che è presto per parlare di quarta dose.
Stessa opinione di Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità e coordinatore del Comitato tecnico scientifico: “Fare il booster ogni 4 mesi? Io non lo darei così per scontato. Se mai il discorso sulla quarta dose potrebbe riguardare i fragili”. L’esclusione di una quarta dose di vaccino in un futuro vicino arriva anche da altri esperti: dall’Ema ai consulenti del governo, vediamo cosa dicono gli scienziati.
Perché la quarta dose non si farà (a breve)
A spiegare perché in questo momento, a suo giudizio, sarebbe sbagliato pensare alla quarta dose è Guido Rasi, immunologo e consulente del commissario per l’emergenza coronavirus Francesco Paolo Figliuolo. Intervistato da Repubblica Rasi spiega che “non ha senso mantenere il sistema immunitario continuamente attivato. Abbiamo una memoria che ci aiuta anche quando gli anticorpi calano. Forse non sarà in grado di evitare l’infezione, ma la malattia grave sì”.
Secondo Rasi sarebbe meglio pensare a una risposta diversa e più strutturata per il futuro invece di continuare a organizzare vaccinazioni di massa in emergenza. Per esempio un’opzione potrebbe essere quella di “creare vaccini spray che producano un’immunità nelle mucose dell’apparato respiratorio. O che siano facili da prendere, ad esempio per via orale come avviene con la polio”.
Vaccino, no a quarta dose ravvicinata
Contrario alla quarta dose nei prossimi mesi anche Sergio Abrignani, immunologo e membro del Cts: sulla base degli studi, spiega, “non ha molto senso ripetere una quarta dose a 2-3 mesi dalla terza con un preparato non aggiornato. Le immunizzazioni ripetute in tempi ravvicinati a volte producono lo spegnimento della risposta immunitaria”.
L’epidemiologo Pier Luigi Lopalco, inoltre, suggerisce di impegnarsi a mettere a punto dei vaccini polivalenti invece di somministrare una nuova dose in primavera quando l’ondata potrebbe essere passata. Anche il microbiologo Andrea Crisanti ritiene che non sia sostenibile continuare a vaccinare tutti ogni quattro mesi e inoltre “il nostro fisico non è tarato per subire quattro vaccinazioni ogni anno”.
Dove si sta già facendo la quarta dose
Il primo Paese a partire con la somministrazione della quarta dose per tutti è stato Israele e uno studio dimostra che possono aumentare di cinque volte gli anticorpi a una settimana di distanza dall’inoculazione.
Negli Stati Uniti è prevista la vaccinazione supplementare per i fragili, così come in Spagna. Si pensa alla quarta dose anche in Danimarca mentre l’Ungheria è il primo Paese Ue ad aprire alla quarta dose a tutti su richiesta.
Dubbi sono stati espressi dall’Ema. Marco Cavaleri, responsabile per i vaccini dell’Agenzia europea del farmaco, si dice preoccupato da “una strategia che preveda vaccinazioni ripetute in un lasso di tempo breve. Non possiamo continuare a dare dosi di richiamo ogni tre o quattro mesi”.
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