Questa città italiana ha vietato l’alcol di sera

Ilena D’Errico

1 Luglio 2024 - 18:25

Questa città italiana ha vietato l’alcol di sera, con l’obbiettivo di prevenire gli episodi di violenza e microcriminalità che turbano i cittadini e mettono a repentaglio la sicurezza.

Questa città italiana ha vietato l’alcol di sera

In estate si ha voglia di divertimento e spensieratezza, ma senza rinunciare al riposo e alla sicurezza delle città. Per questo motivo anche nel 2024 riprendono i divieti sul consumo di alcol di sera, senza alcun fine proibizionistico. Con la stretta agli alcolici le autorità tentano piuttosto di contenere gli episodi spiacevoli, come risse e comportamenti imprudenti, che vengono incentivati dall’abuso di alcolici. C’è in particolare una città italiana che ha preso molto a cuore la sicurezza urbana, rispondendo alle necessità dei cittadini, e si tratta di Udine, in Friuli Venezia Giulia.

Qui è stato vietato l’alcol di sera in piena coerenza con un progetto di prevenzione e contenimento delle minacce, che prevede tra l’altro la rivitalizzazione dei quartieri e la predisposizione di luoghi appositi per l’intrattenimento che si apprestano ad accogliere giovani e famiglie, affinché possano svagarsi in compagnia senza pericoli per sé e per gli altri.

Vietato l’alcol di sera a Udine, l’ordinanza del sindaco

Il primo cittadino di Udine, Alberto Felice De Toni, il 24 giugno 2024 ha firmato un’ordinanza che mette una stretta al consumo di alcol nei luoghi pubblici del territorio comunale. Il divieto, che è stato preventivamente comunicato al Prefetto, è già esecutivo ed è valido per 30 giorni, ma potrà essere rinnovato per il mese successivo. L’ordinanza contiene una serie di regole, diversificate a seconda della zona e delle necessità.

Nel dettaglio, è vietata la vendita per asporto di bevande alcoliche e superalcoliche dalle ore 21:00 fino alle ore 08:00 su tutto il territorio comunale, con un divieto che riguarda tutti gli esercenti autorizzati alla vendita di alcol (pubblici, commerciali o artigianali che siano), inclusi i negozi automatici e i distributori. Oltretutto, per il quartiere delle Magnolie, il divieto scatta già alle ore 18:00, coinvolgendo quindi:

  • via Tullio;
  • piazzale Unità d’Italia;
  • piazza della Repubblica;
  • viale Leopardi;
  • via Croce;
  • via della Rosta;
  • viale Europa Unita;
  • viale delle Ferriere;
  • via De Rubeis;
  • via Nievo;
  • via Percoto;
  • via Battistig;
  • via Roma.

Le misure appena viste riguardano la vendita di alcolici da asporto, ma non è tutto: il sindaco ha vietato agli esercizi pubblici la vendita di alcolici e superalcolici in via esclusiva dall’una di notte alle 8 del mattino. Infine a Borgo Stazione (per l’appunto il quartiere delle Magnolie, interessato da un progetto di riqualificazione anche a causa dei tristi episodi di cronaca) c’è un vero e proprio aut aut. Niente alcolici nei luoghi pubblici e aperti al pubblico, visto che il consumo è vietato anche durante il giorno, fatta eccezione per gli spazi appositamente concessi.

Resta permessa la vendita a domicilio e la somministrazione di alcolici in occasione di iniziative ed eventi pubblici temporanei approvati dall’amministrazione.

Cosa si rischia

Il sindaco Alberto Felice De Toni ci tiene in particolar modo a “responsabilizzare chi vende alcolici a soggetti già ubriachi, o minorenni o negli orari vietati” ma anche a controllare chi abusa di sostanze alcoliche in un luogo pubblico, mettendo a repentaglio l’incolumità collettiva. Per questo motivo, chi disattende all’ordinanza rischia pesanti sanzioni.

Le attività che non rispettano il divieto, infatti, vanno incontro a una multa da 200 a 1.200 euro. Le forze dell’ordine che contestano la violazione possono di conseguenza disporre l’immediata cessazione dell’attività esercitata e il sequestro a scopo cautelare delle bevande alcoliche. Chi viola il divieto più volte, invece, rischia persino la sospensione dell’attività.

Sono stati prospettati controlli rigorosi, che si aggiungono al programma di sicurezza partecipata, il lavoro di informazione della cittadinanza da parte delle forze dell’ordine e la sorveglianza territoriale.

Altri divieti in Italia

Ogni ente territoriale può disporre delle ordinanze per limitare il consumo di alcolici nelle ore notturne, al fine di limitare la violenza e gli incidenti, proprio come ha fatto il Comune di Udine. È dunque fondamentale far riferimento ai provvedimenti del proprio comune (ma anche di provincia o regione), che possono essere specifici e restrittivi, seppur per un periodo limitato di tempo.

Non bisogna però dimenticare che l’articolo 53 della legge n. 120/2010 (Disposizioni in materia di sicurezza stradale) limita già la vendita per asporto e la somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche. Anche in questo caso le restrizioni dipendono dalle zone e dagli orari.

Nelle aree di servizio autostradali il divieto va dalle ore 22:00 alle ore 06:00 per quanto riguarda la vendita per asporto e la somministrazione di bevande superalcoliche. Per quanto riguarda gli alcolici (gradazione inferiore al 21%) la somministrazione è invece vietata dalle 02:00 alle 06:00.

Nei locali notturni, invece, è vietato vendere e somministrare alcolici dalle 03:00 alle 06:00, con obbligo per le attività che perdurano oltre la mezzanotte di dotarsi di un etilometro a disposizione dei clienti. Il sindaco può derogare a queste regole, eccezionalmente anche alleggerendo i divieti, ma soltanto nelle notti del 15 agosto e del 31 dicembre.

Iscriviti a Money.it