Proteggere il potere d’acquisto del capitale non è semplice ma è una base di partenza per non vedersi logorare le ricchezze nel tempo
Con l’inflazione che ancora non molla la presa e che forse non lo farà neanche nel futuro prossimo, è un “lusso” il tenere soldi fermi. Ovviamente non ci riferiamo alle somme destinate al quotidiano, ma ai risparmi di una vita e alle ricchezze detenute in forma liquida.
È chiaro che ognuno sceglie liberamente come gestire gli averi, ma perderli senza avere nulla in cambio non è proprio il massimo.
Ad esempio questo conto deposito per giovani rende il 3,40% per importi da € 3.000 fino a € 30.000. Vediamo meglio come funziona e quali sono i pro e i contro.
Rendimento lordo e netto, e ritorno effettivo reale
L’antidoto naturale sarebbe quello di investire il cash a un tasso almeno pari al costo medio della vita nel periodo considerato. È tuttavia un rendimento insufficiente, dato che vanno considerate, e quindi detratte, le spese di gestione del prodotto sottoscritto e quelle di natura fiscale.
Quindi un conto è il ritorno lordo e il netto e un altro ancora è il reale. Il primo è quello promesso dall’emittente di turno ed è il maggiore dei tre. Poi vanno detratte le voci di spesa bancaria e le tasse per avere il netto. Già in questo passaggio si nota una differenza tra quanto promesso e quanto poi effettivamente resta tra le mani.
Tuttavia, è il rendimento reale con cui alla fine bisogna fare i conti, dato che a scadenza il valore del capitale inizialmente versato deve risultare integro. Qui entra in gioco il tasso d’inflazione di periodo, da sottrarre al netto per ottenere il reale.
Il conto deposito MCC One Young da banca Mediocredito Centrale
Sul mercato le soluzioni di investimento non mancano e ce ne sono per tutti i gusti ed esigenze. Vediamo qui come funziona il conto deposito MCC One Young proposto dal Mediocredito Centrale a chi ha meno di 35 anni.
È un comune deposito bancario vincolato in cui la banca acquista la proprietà delle somme affluite, e le restituisce a scadenza. Il prodotto è destinato solo a persone fisiche che abbiano un’età tra i 18 e i 35 anni e non ammette la cointestazione tra due o più soggetti. È prevista una soglia minima di 3mila e massima di 30mila € di attivazione, al di sotto e al di sopra delle quali non è possibile accendere il deposito.
In compenso è ammessa la sottoscrizione di diversi conti deposito, ognuno con un proprio contratto, anche di importi e durate differenti.
Lo si attiva solo online secondo le procedure dettate dalla banca sul suo portale alla pagina dedicata al prodotto. Al pari dei depositi similari gode della garanzia FITD fino a 100mila € e necessita di un c/c d’appoggio intestato o cointestato al depositante. Ancora, l’emittente consente un solo versamento iniziale (dal conto di appoggio al conto deposito) senza possibilità di ulteriori versamenti successivi. L’accredito, in particolare, va fatto entro 10 giorni lavorativi dalla sottoscrizione del contratto, altrimenti decade la richiesta fatta.
Quali sono le condizioni economiche del prodotto?
La banca prevede una durata del vincolo a 12, 18 e 24 a scelta del cliente, mentre il tasso creditore nominale annuo è del 3,40% lordo per qualunque termine prescelto. La ritenuta fiscale è al 26%, così come l’imposta di bollo dello 0,20% sulle somme depositate è a carico del cliente. Quest’ultima è detratta dalle somme rimborsate alla cessazione del vincolo. Non sono previste spese di gestione (0,72 € le spese di invio comunicazioni periodiche cartacee, gratis se in formato elettronico), al pari di tanti altri prodotti similari.
La periodicità di liquidazione degli interessi è semestrale posticipata e bonificati sul c/c d’appoggio del cliente nei 2 giorni successivi alla data di maturazione.
Inoltre è prevista la possibilità di svincolo anticipato del deposito (con un preavviso di 32 giorni), ma deve trattarsi di uno svincolo totale e non parziale. L’esercizio del riscatto comporta la perdita totale degli interessi maturati e non ancora liquidati sulle somme oggetto dello svincolo.
Questo conto deposito per giovani rende il 3,40% per importi da € 3.000 fino a € 30.000
Ora, al netto delle tasse quanto rende effettivamente? Il rendimento lordo annuo è del 3,40%, mentre quello netto del 2,52% circa. Il ritorno effettivo, cioè al netto del costo della vita, sarebbe positivo se l’inflazione da qui a 12, 18 o 24 mesi dovesse attestarsi al di sotto del netto.
Immaginando di depositare 20mila € a 12, 18 e 24 mesi e di portare a termine il vincolo, i guadagni netti sarebbero, nell’ordine, di 463,2 €, di 697,70 € e di 926,40 €. Rispetto all’inerzia pura, il payout non è male. Poi c’è che la banca ammette l’estinzione anticipata del vincolo, di modulare importi e scadenze, e soprattutto non prevede un associato c/c.
Tra i contro c’è che l’offerta non va oltre i 24 mesi, per cui a scadenza si ripropone il problema sul “dove (re)investire?”. Tuttavia, in tutti i casi (per young e non young) il conto deposito deve costituire una base di partenza e mai di arrivo. Un conto è il parcheggio di breve termine della liquidità in eccesso, un altro paia di maniche è la pianificazione di lungo termine. Qui infatti entrano in gioco altri strumenti finanziari differenti dal conto deposito.
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