Rating debito Italia, S&P conferma anche l’outlook, Fitch passa a positivo. Faro puntato sulla crescita

Ilena D’Errico

18/10/2024

Il giudizio delle agenzie di rating sul debito pubblico italiano. S&P conferma anche l’outlook, che per Fitch passa a positivo.

Rating debito Italia, S&P conferma anche l’outlook, Fitch passa a positivo. Faro puntato sulla crescita

Sono finalmente arrivati i giudizi sul rating dell’Italia di S&P Global Ratings e Fitch. Un momento fondamentale per l’economia italiana, ma anche per il governo Meloni, che si è dato un gran da fare per l’approvazione della legge di Bilancio 2025, ma anche per la trasmissione del Piano strutturale di bilancio di medio termine 2025-2029 e del Documento programmatico di bilancio, entro le scadenze. Una percezione di impegno e stabilità che, proprio come preannunciato dagli analisti, si riflette nelle pagelle di rating.

Certo, mancano ancora i giudizi di DBRS, Moody’s e Scope Ratings, che arriveranno rispettivamente il 25 ottobre, il 22 novembre e il 29 novembre, ma la linea della “prudenza” del ministro Giorgetti pare proprio aver permesso all’Italia di difendersi bene, almeno nel panorama europeo. Pesa inevitabilmente il debito pubblico, che scenderà soltanto a partire dal 2027 secondo le stime contenute nel Psb, ma il governo mira a rispettare la soglia del 3% del rapporto deficit-Pil già nel 2026. La Francia, per esempio, non si attende l’obiettivo prima del 2029.

Un momento di verità per il governo, che si è detto fiducioso soprattutto per l’andamento del differenziale tra i rendimenti dei titoli di stato italiani e quelli tedeschi, anche grazie al terzo taglio dei tassi operato dalla Bce su depositi e operazioni di rifinanziamento. Un elemento che aveva portato anche gli analisti del Citi a non escludere il miglioramento dell’outlook, non del tutto disatteso.

Vediamo nel dettaglio il giudizio di S&P che, come anticipato, è rimasto invariato, mentre Fitch ha avuto maggiore fiducia nell’Italia.

S&P: livello BBB e outlook stabile

Il giudizio di S&P sul rating italiano di aprile era a livello BBB con outlook stabile e si conferma tale. Poco sopra al livello “spazzatura”, anche se “le prospettive di crescita del Pil italiano sono rosee”. Ci si attende infatti una crescita economica dell’1% nel periodo 2024-2025 rispetto allo 0,2% dei 10 anni antecedenti alla pandemia. Per i conti pubblici dell’Italia la sfida più complicata resta il debito pubblico, che si attesta al 135% del Pil nel 2024 e dovrebbe arrivare al 138% nel 2027 prima di cominciare una discesa.

“Questo è un dato preoccupante perché limita le capacità del governo di effettuare investimenti a sostegno della crescita” Scrive l’agenzia, che prevede però una diminuzione del deficit sotto al 3% nel 2027, con il surplus del saldo primario entro il 2025.

La traiettoria fiscale è in miglioramento secondo S&P, tuttavia il debito pubblico è destinato all’incremento, su cui nuovamente viene data responsabilità alle misure legate al Superbonus. Grazie ai fondi europei, però, la crescita non è scoraggiata e l’Italia mantiene un outlook stabile.

Fitch: livello BBB e outlook positivo

Come S&P anche Fitch a maggio ha giudicato il rating italiano di livello BBB con outlook stabile, ma a distanza di alcuni mesi ripone maggiore fiducia nell’Italia. Il livello si conferma BBB, ma l’outlook passa a positivo, distanziandosi ancora dal livello junk. Un contesto politico più stabile, l’impegno di adeguarsi agli standard europei e i risultati finanziari attesi compensano il livello di debito pubblico, comunque «eccezionalmente alto» secondo l’agenzia.

Il rischio di inadempienza alle obbligazioni è limitato, scrive Fitch, grazie a un piano fiscale credibile, al mercato del lavoro in crescita e alla scadenza del Superbonus. Viene così prospettato un deficit del 3,7% del Pil: l’Italia dovrebbe beneficiare, almeno in parte, in modo permanente di questi traguardi.

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