Goldman Sachs ha tagliato le stime sulla crescita del PIL USA. Torna lo spettro della recessione
Goldman Sachs ha tagliato le stime sulla crescita degli USA rispolverando ancora una volta lo spettro della recessione.
La revisione ha trovato ragion d’essere nella guerra commerciale che nelle ultime settimane si è riaccesa lasciando tutti (soprattutto i mercati) con il fiato sospeso.
Scendendo nello specifico, gli esperti di Goldman Sachs hanno ammesso di aver riconsiderato l’impatto che lo scontro avrà sull’economia. Le conseguenze saranno più grandi del previsto e, soprattutto nel quarto trimestre del 2019, imporranno al PIL USA di premere sul pedale del freno.
Goldman Sachs su crescita USA: giù di 20 pb
Giustificando la propria decisione con la guerra commerciale tra gli USA e la Cina, gli analisti di Goldman Sachs hanno tagliato di 20 punti base le previsioni sul PIL USA, che nel 4° trimestre del 2019 crescerà dunque dell’1,8%.
“I driver di questo modesto cambiamento sono che ora includiamo una stima degli effetti del sentiment e dell’incertezza, e che i mercati finanziari hanno risposto in maniera notevole alle recenti notizie commerciali”.
Le condizioni finanziarie, l’incertezza politica, il sentiment degli affari: tutto condurrà a una crescita inferiore alle attese.
Rischio recessione in aumento
Dopo aver tagliato le stime sull’economia USA Goldman Sachs ha rispolverato lo spettro della recessione. Per gli esperti il rischio sta aumentando e questo perché la guerra commerciale è ancora lontana dalla risoluzione.
Le speranze di accordo sono sempre più flebili e, secondo le previsioni, l’intesa non arriverà prima delle presidenziali del 2020.
Il PIL USA sconterà un effetto negativo dello 0,6%, e non più dello 0,2% originariamente previsto.
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