Il rally delle borse europee sembra intenzionato a proseguire mentre i timori degli economisti riguardo una possibile recessione globale si fanno sempre più forti.
L’indice Euro Stoxx 50 è salito di oltre il 25% rispetto ai minimi d’ottobre 2022 e, da un punto di vista tecnico, sembra intenzionato a continuare la spinta verso l’alto. Allo stesso modo molti economisti si aspettano una recessione globale che potrebbe impattare sui bilanci di molte imprese.
Cosa sta accadendo al mercato azionario europeo?
Nel 2023 i titoli azionari europei hanno registrato due settimane da record. I titoli immobiliari e quelli dei servizi finanziari hanno sovraperformato, mentre i titoli energetici sono rimasti indietro. Quest’anno l’Euro Stoxx 50 è nella classifica dei primi 10 benchmark più performanti dell’anno. Fra i più sorprendenti però troviamo il Ftse100 che è finalmente tornato a scambiare nei pressi dei propri massimi storici.
Anche gli altri indici azionari europei stanno registrando performance interessanti, di gran lunga superiori rispetto quelli statunitensi. È il caso del Dax40 che dai minimi di ottobre ha registrato una performance superiore al 20% o dello stesso Ftse Mib che attualmente presenta una performance di circa il 25% rispetto i propri minimi del 2022.
Anche l’indice di volatilità europeo Vstoxx mantiene da mesi un andamento complessivamente decrescente con un innalzamento del sentiment degli operatori di borsa. I motivi sono da ritrovare: nell’allentamento delle pressioni inflazionistiche, che è riuscito ad attenuare le aspettative sui futuri rialzi dei tassi, nella riapertura della Cina che stimola le prospettive sulla produzione per il 2023 e nell’idea di aver superato per questo inverno la tanto temuta crisi energetica. L’andamento degli utili sarà un’informazione chiave per comprendere se le aziende sono state in grado di affrontare o meno la pressione dei tassi d’interesse.
Cosa aspettarsi dall’andamento dell’Euro Stoxx 50
Il prezzo dell’Euro Stoxx 50 sembra intenzionato a continuare il trend crescente iniziato a ottobre del 2022. Il superamento del numerario dei 4.000 punti, che per tutto il mese di dicembre ha funzionato da resistenza alla salita del prezzo, ha portato molta euforia nel mercato scatenando un’ondata d’acquisti sui titoli europei.
Applicando una media mobile a 200 periodi su time frame giornaliero si nota il cambio di convessità della curva: da un punto di vista tecnico questo rappresenta una chiara conferma rialzista. Infatti, i massimi assoluti non sono poi così lontani e nonostante si senta spesso parlare di una recessione, i mercati finanziari sembrano comunicare tutt’altro. Allo stesso tempo, però, molti Ceo d’azienda ed economisti si sono mostrati estremamente pessimisti sulle prospettive globali per il 2023, come espresso dal resoconto del forum di Davos. Un sondaggio separato tra i principali partecipanti ha rilevato che due terzi si aspettano una recessione globale. In questo scenario, il mercato starebbe effettivamente commettendo un importante errore di valutazione.
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