Geert Wilders, sovranista olandese alleato di Salvini in Europa, attacca Rutte sul Recovery Fund e si scaglia contro quanto ottenuto dall’Italia
Dopo l’accordo sul Recovery Fund il sovranista olandese Geert Wilders, alleato di Salvini in Europa, si è scagliato apertamente contro Rutte e contro quanto ottenuto dall’Italia, e lo ha fatto senza utilizzare troppi giri di parole.
Come era ovvio che fosse l’intesa trovata dal Consiglio europeo è stata frutto di un compromesso che, in quanto tale, non ha potuto soddisfare al 100% tutti gli Stati membri. Per l’Europa comunque si è trattato di una vera e propria svolta, ma le critiche di Wilders non sono tardate ad arrivare, così come non è mancato l’attacco al Belpaese.
Recovery Fund: l’amico di Salvini contro Rutte e Italia
L’accordo sul Recovery Fund è stato fortemente criticato dall’olandese che si è lasciato andare su Twitter pubblicando numerosi post contro l’intesa e contro il suo stesso premier Rutte.
“Ancora €390 miliardi di regali per l’Europa meridionale!”,
ha dichiarato, definendo l’accordo una vera e propria follia.
Questi soldi, ha continuato, sarebbero potuti andare all’Olanda, invece sono stati donati a economie quali la Spagna e l’Italia di Matteo Salvini, con cui Wilders ha fatto ripetutamente coppia in Europa.
In questo caso però il rapporto con il leader della Lega è finito in secondo piano e la rabbia dell’olandese contro i risultati ottenuti da Roma è stata palese:
“Buttati via miliardi che avremmo dovuto spendere nel nostro Paese”.
Per dirla con le sue stesse parole, Rutte ha sempre adottato una posizione intransigente che tuttavia non ha portato i risultati sperati per l’Olanda. Wilders, dunque, ha visto l’accordo sul Recovery Fund come un vero e proprio fallimento per il suo Paese e come una vittoria per l’Italia e gli altri stati del Sud.
“Il Primo ministro italiano Giuseppe Conte è soddisfatto. Ottiene 82 miliardi di regali - dai nostri soldi - mentre gli italiani sono tre volte più ricchi degli olandesi. Perché difficilmente pagano le tasse lì. Ora pagheremo noi. Grazie alle ginocchia deboli di Rutte.”
E proprio contro il primo ministro Wilders e i suoi hanno scelto di presentare una mozione di sfiducia. L’accordo sul Recovery Fund, dunque, non ha soddisfatto tutti, soprattutto i sovranisti d’Europa.
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