La Cassa Forense propone una nuova convenzione per il recupero crediti tramite avvocati: i tempi di chiusura delle pratiche verranno ridotti, le indagini saranno più precise. Ecco la novità.
Il recupero crediti per gli avvocati diventa sempre più lungo e incerto, per questo motivo la Cassa Forense inaugura una nuova convenzione e scende in aiuto dei professionisti, facilitando le fasi iniziali delle azioni di pignoramento.
Il pignoramento secondo la Legge distingue beni intoccabili e pignorabili, con differenze notevoli tra privati e recupero crediti con enti pubblici. Tuttavia, i tempi sono comunque molto lunghi, a prescindere dal tipo di azione intrapresa.
La soluzione proposta dalla Cassa Forense è una convenzione con una società specializzata in investigazioni e reperimento di informazioni commerciali, nonché di indagini anagrafiche sul debitore, funzionali al recupero crediti stesso.
Vediamo cosa prevede la Legge sul recupero crediti, in cosa si distingue un bene pignorabile dall’altro e cosa è compreso nella convenzione proposta dalla Cassa Forense.
Come funziona il recupero crediti e quali beni sono pignorabili
Il recupero crediti prevede che un creditore possa agire secondo la Legge intentando diverse azioni per rientrare del suo diritto su un bene o su una somma di denaro. In particolare, nei casi in cui si recuperi un assegno o un qualsiasi titolo di credito, è previsto il precetto di pagamento che obbliga l’insolvente al pagamento entro 10 giorni.
Altro mezzo per il recupero crediti è il decreto ingiuntivo, quindi l’ordine dato al debitore di ottemperare al suo obbligo entro un limite di tempo. Per disporre di questa azione, che procede per decreto di un giudice, occorrono prove scritte delle consegna del bene o della somma di denaro, considerando che i tempi di recupero contano circa 40 giorni.
Il procedimento di recupero crediti ordinario invece funziona per via giudiziaria e diventa esecutivo dopo che il giudice abbia emesso la condanna tramite Sentenza. Il sistema più recente è la negoziazione assistita, cui abbiamo dedicato un approfondimento in questo articolo.
I beni pignorabili possono essere di varia natura, ciò che la Legge esclude categoricamente è però il recupero crediti su beni indispensabili al sostentamento suo e della sua famiglia. Ad esempio non possono essere pignorati vestiti, oppure dispositivi per cucinare e conservare il cibo come fornelli da cucina e frigo.
Il recupero crediti per gli avvocati passa per una convenzione
La Cassa Forense scende in aiuto degli avvocati proponendo una convenzione con una società specializzata in indagini di recupero crediti e di investigazione commerciale. La società preposta è la Abbrevia, che opera sia a livello locale che nazionale.
La convenzione offre agli avvocati iscritti alla Cassa Forense diversi servizi, tra cui indagini anagrafiche, oppure su immobili e conti correnti a diverse profondità a seconda delle esigenze del cliente, rispettando comunque i diritti del debitore.
Il vantaggio di usufruire di servizi investigativi di società con licenza investigativa è ovviamente rendere più semplici e rapidi i passaggi iniziali del recupero crediti, quindi l’analisi e l’identificazione dei beni pignorabili, permettendo agli avvocati di offrire una prestazione più competitiva.
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