Reddito di cittadinanza: è vero che si può utilizzare solo per beni e servizi di prima necessità? Facciamo chiarezza.
Reddito di cittadinanza: cosa rischia chi non lo utilizza solamente per le spese di prima necessità? Ancora oggi, a più di un anno dall’introduzione della nuova misura per il contrasto alla povertà, ci sono alcuni percettori del reddito di cittadinanza che non hanno capito quali sono i beni e i servizi acquistabili tramite la carta RdC e cosa si rischia in caso di acquisto non consentito.
Già in passato ci siamo dedicati alla questione riguardante gli acquisti consentiti dal reddito di cittadinanza, realizzando un’infografica riepilogativa (la trovate qui) che non dovrebbe lasciare spazio ad alcun dubbio. Tuttavia continuano ad arrivarci quotidianamente richieste di chiarimento a riguardo, domande dove ci viene chiesto se è consentito l’acquisto di particolari beni e servizi.
Dimostrazione che chi lo percepisce - ovviamente non tutti - non ha ancora chiaro come funziona il reddito di cittadinanza. Lo stesso vale per le sanzioni previste nei confronti di coloro che utilizzano la carta RdC in maniera non conforme alle regole: spesso, infatti, ci troviamo a leggere delle ipotesi più disparate a riguardo, molte delle quali non conformi alla realtà.
Reddito di cittadinanza: quali sono gli acquisti vietati?
Visti i dubbi che ancora caratterizzano l’utilizzo del reddito di cittadinanza è bene tornare sull’argomento e fare chiarezza in merito.
Il reddito di cittadinanza è una misura introdotta per dare ristoro alle famiglie in difficoltà economica ai fini del contrasto alla povertà. La ratio del provvedimento ci potrebbe portare ad affermare che questo debba essere utilizzato esclusivamente per beni e servizi di prima necessità, ma in realtà la legge non lo prevede. La normativa sul reddito di cittadinanza, infatti, autorizza l’acquisto di ogni bene e servizio, eccetto quelli che rientrano nella lista delle spese vietate:
- acquisto, noleggio e leasing di navi e imbarcazioni da diporto, nonché servizi portuali;
- armi;
- materiale pornografico e beni e servizi per adulti;
- servizi finanziari e creditizi;
- servizi di trasferimento di denaro;
- servizi assicurativi;
- articoli di gioielleria;
- articoli di pellicceria;
- acquisti presso gallerie d’arte e affini;
- acquisti in club privati.
Cosa significa questo? Che tutti i beni e i servizi che non fanno parte di una delle suddette categorie si possono acquistare con il reddito di cittadinanza. Non è necessario quindi che si tratti di beni di prima necessità. Ad esempio, si può acquistare un televisore da 60 pollici; si potrebbe contestare il fatto che chi prende il RdC dovrebbe avere bisogno di quei soldi per un altro tipo di necessità, ma dal momento che la legge lo prevede non è possibile porre alcun divieto in merito.
È inutile, quindi, chiedersi ogni volta se un determinato bene o servizio può essere acquistato con il reddito di cittadinanza; basta controllare la breve lista delle uniche spese vietate per avere una risposta a riguardo.
Reddito di cittadinanza: cosa si rischia in caso di spesa vietata?
Partiamo dal fare una specifica: dovrebbe essere l’esercente a vietare l’utilizzo del reddito di cittadinanza quando questo interessa un bene o un servizio non conformi alla normativa.
Anche perché per legge non vi è la possibilità per Poste Italiane e l’INPS di valutare ogni singolo acquisto effettuato con la carta. Gli organi interessati, infatti, possono solamente monitorare complessivamente l’utilizzo che si fa del reddito di cittadinanza e nel caso in cui dovessero rilevare delle incongruenze potrebbero chiedere l’intervento dell’autorità ispettiva per verificare che effettivamente quel nucleo familiare abbia diritto alla misura (e che non abbia omesso informazioni utili al momento della domanda).
Ipotesi come blocco della carta del reddito di cittadinanza, o anche decurtazione dell’importo, in caso di acquisti non consentiti è pura fantasia: il rischio, piuttosto, è di essere sottoposti ad un accertamento da parte della Guardia di Finanza, con tutte le conseguenze del caso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Argomenti