Reddito di cittadinanza, perché è stato tolto (e ad agosto non verrà pagato)

Simone Micocci

23 Agosto 2023 - 17:30

Reddito di cittadinanza, perché il governo ha deciso di toglierlo? E cosa succederà adesso? Facciamo chiarezza.

Reddito di cittadinanza, perché è stato tolto (e ad agosto non verrà pagato)

Il Reddito di cittadinanza ad agosto non verrà pagato a 112.545 persone, mentre per circa 80 mila quella in arrivo questo mese - con qualche giorno di anticipo - sarà l’ultima ricarica.

A tal proposito c’è chi potrebbe chiedersi: per quale motivo il Reddito di cittadinanza da agosto non verrà più pagato ad alcune famiglie mentre altre ne continueranno a beneficiare? Quali sono i criteri che hanno spinto il governo a prendere una tale decisione?

Come spiegato da Giorgia Meloni si è trattato di una decisione politica, visto che è sua convinzione che la povertà non vada contrastata con i sussidi quanto con il lavoro. Ed è per questo motivo che, ritenendo il Reddito di cittadinanza un disincentivo per lo svolgimento di qualsiasi altra attività lavorativa, il governo ha deciso di toglierlo agli occupabili così da spingerli a cercarsi un lavoro con il sostegno dello Stato, il quale garantirà loro i servizi di orientamento e formazione di cui hanno bisogno.

La stretta del Reddito di cittadinanza

La stretta al Reddito di cittadinanza è nota da tempo: già con la legge di Bilancio 2023, infatti, il governo ha chiarito che quest’anno la durata della misura sarebbe stata ridotta a sette mensilità, con la sola eccezione dei nuclei familiari:

  • in cui è presente almeno un minore, un disabile o un componente over 60;
  • sono stati presi in carico dai servizi sociali in quanto non occupabili.

Noi di Money.it abbiamo già espresso il nostro parere a riguardo spiegando la ragione per cui così com’è stata approvata la stretta potrebbe anche non funzionare in quanto si rischia di penalizzare chi non ha un lavoro non perché non lo ha cercato ma perché non è stato capace di trovarlo, o semplicemente perché il suo profilo non è appetibile alle aziende. O, ancora peggio, perché nel frattempo si sta formando.

Diversamente, potrebbero esserci “furbetti” in quei nuclei che vengono risparmiati dal taglio, ad esempio persone che pur di prendere il Reddito di cittadinanza lavorano in nero.

Indipendentemente da qualsiasi valutazione personale, il Rdc di agosto non verrà pagato a 112.545 persone, le quali proprio il mese scorso sono state informate dell’imminente scadenza attraverso un Sms dell’Inps.

Agosto sarà invece la data dell’ultima ricarica per coloro che percepiscono il Reddito di cittadinanza da febbraio 2023, le quali proprio questo mese riceveranno la settima e ultima ricarica prevista dalla normativa.

Perché il governo Meloni ha tolto il Reddito di cittadinanza?

Giorgia Meloni in un video pubblicato qualche giorno fa ha voluto smentire alcune fake news circolate sul Reddito di cittadinanza, ribadendo che non si è trattato di una scelta improvvisa (come già spiegato è dalla pubblicazione della legge di Bilancio 2023 che il taglio del Rdc è cosa nota) e che non è vero che il governo lo ha tolto anche ai soggetti più fragili.

Con queste dichiarazioni Giorgia Meloni ci spiega la ragione per cui ha deciso di garantire comunque un sostegno alle famiglie con minori, disabili e over 60 nonostante la presenza di componenti occupabili: il governo ha voluto mantenere il sostegno per non far sì che a pagare per lo scarso impegno degli occupabili fossero i componenti più fragili del nucleo.

Per tutti gli altri, l’aver tolto il Reddito di cittadinanza nasce dal presupposto che questa misura non ha funzionato come avrebbe dovuto visto che non ha fatto nulla per impedire ai beneficiari di affidarsi esclusivamente al sostegno rinunciando a qualsiasi opportunità di lavoro (o ancora peggio di lavorare in nero).

La povertà si combatte con il lavoro e per questo motivo il governo sta puntando su corsi di formazione e iniziative di orientamento, nonché sugli incentivi occupazionali per le aziende, così da fare in modo che le oltre 100mila persone occupabili possano trovare un impiego in tempi ragionevoli.

In arrivo il bonus da 350 euro

Va detto anche che il governo non lascerà improvvisamente senza sostegno quegli occupabili che dimostreranno di essersi attivati per la ricerca di un lavoro.

Per tutto il tempo necessario all’ottenimento di un nuovo impiego, ma solo se daranno dimostrazione di prendere parte alle iniziative di formazione, qualificazione e riqualificazione professionale, orientamento e accompagnamento al lavoro e politiche attive del lavoro, questi avranno diritto a un bonus individuale di 350 euro mensili (comunque per un massimo di 12 mensilità e senza possibilità di rinnovo).

Questo bonus viene riconosciuto nell’ambito del programma di Supporto per la formazione e il lavoro, al quale però potranno prendere parte solo i nuclei con Isee fino a 6.000 euro.

Di fatto, non avranno diritto al bonus gli occupabili che hanno perso il Reddito di cittadinanza con Isee compreso tra 6.001 e 9.360 euro, per i quali non ci sono alternative se non quella di prendere parte alle iniziative previste dal programma Gol così da sperare nel supporto del centro per l’impiego, nonché delle agenzie per il lavoro private, per la ricerca di un impiego.

Il Supporto per la formazione e il lavoro dovrebbe partire dal 1° settembre: per quell’occasione sarà anche attiva la piattaforma Siisl, punto di riferimento per il disoccupato visto che è qui che verrà informato dei corsi di formazione a sua disposizione nonché delle altre iniziative che danno diritto al bonus 350 euro.

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