Una regione a un passo dalla zona gialla: terapia intensiva al 10%, ecco dove

Giorgia Bonamoneta

02/08/2021

L’Italia è nella quarta ondata? I dati sulle terapie intensive parlano chiaro: una regione è a rischio cambio colorazione e altre si stanno avvicinando a funesto traguardo.

Una regione a un passo dalla zona gialla: terapia intensiva al 10%, ecco dove

Due settimane fa abbiamo appreso le nuove regole per il cambio di colorazione delle Regioni. In conferenza stampa Mario Draghi e Roberto Speranza, Ministro della Salute, hanno annunciato i criteri che prevedono, con il 10% delle terapie intensive e il 15% nei reparti ordinari, il passaggio dalla zona bianca alla zona gialla.

A distanza di due settimane una Regione sopra le altre si sta avvicinando alla zona gialla. I criteri sono diventati più morbidi, meno stringenti, ma la variante Delta sta incidendo profondamente sullo sviluppo e la diffusione del Covid-19.

La Regione può a rischio è la Sardegna, che come l’anno scorso si è trovata a fare i conti con i turisti. Subito dietro, a destare preoccupazione, è la Sicilia, con un aumento di occupati nelle aeree non critiche.

Cambio colorazione: una Regione prossima al giallo

La Sardegna è la prima Regione a raggiungere la soglia critica al limite della zona gialla per quanto riguarda le terapie intensive. Non sono servite a molto le nuove, e più morbide, disposizioni per il cambio di colorazione: a distanza di due settimane le terapie intensive iniziano a dare segni di una maggiore occupazione.

Tra tutte è la Sardegna la capofila delle Regioni a rischio zona gialla. Le terapie intensive sono aumentate del +1% rispetto a ieri, arrivando oggi 3 agosto al 10%, letteralmente a un passo dal cambio di colorazione. L’aria non critica è stabile al 5%, in aumento comunque rispetto alle scorse settimane.

Aver raggiunto il 10% non significa comunque il passaggio automatico in zona gialla, il quale dovrebbe essere ritardato ancora di qualche settimana anche perché nel contempo bisognerebbe superare anche la soglia di rischio nell’area non critica.

A parlare in merito all’occupazione dei posti letto è il direttore sanitario dei presidi ospedalieri di Cagliari, Sergio Marracini, che ha dichiarato all’Ansa di aver riaperto un reparto di terapia intensiva precedentemente chiuso. “La situazione è chiaramente abbastanza critica”, ha detto.

Maraccini lancia inoltre un appello a tutti coloro che non hanno sviluppato la malattia, seppur positivi: rimanere a casa e chiamare le Usca o il medico di base o la guardia medica. Il pronto soccorso, a detta del direttore sanitario, non può affollarsi in questo momento delicato.

I criteri del nuovo decreto Covid-19

Ricordiamo quindi quali sono i nuovi criteri del decreto Covid-19 suggeriti e decisi dalla Cabina di regia circa due settimane fa. In conferenza stampa Mario Draghi e Roberto Speranza hanno annunciato i nuovi livelli di saturazione da tenere in considerazione per il cambio di colore.

Non vale più infatti l’RT, ovvero il dato di incidenza dei contagi su 100.000 abitanti. Il nuovo parametro si basa totalmente sulla capacità dei posti letto delle Regioni. Le percentuali per il passaggio di colorazione sono:

  • 10% terapia intensiva e 15% aerea medica per passare in zona gialla;
  • 20% terapia intensiva e 30% aerea medica per il cambio di colorazione in zona arancione;
  • 30% terapia intensiva e 40% aerea medica.

In generale la situazione italiana, per quanto stia peggiorando nel corso delle settimane, rimane ancora in fase di crescita e quindi lontana dal picco raggiunto dalle altre nazioni europee. La prossima settimana è previsto il picco in Italia e la conseguenze decrescita, ma gli esperti parlano di quarta ondata.

Questa però sarebbe divisa su due binari, quelli dei vaccinati e dei non vaccinati. Così ritorna il sospetto di un lockdown ridotto ai soli non possessori di green pass o vaccinati.

Argomenti

Iscriviti a Money.it