Le relazioni transatlantiche sono rovinate e l’Europa non sa cosa fare

Maria Paola Pizzonia

1 Marzo 2025 - 22:31

Senza una strategia chiara, il continente rischia di essere escluso dai giochi di potere globali.

Le relazioni transatlantiche sono rovinate e l’Europa non sa cosa fare

Le relazioni transatlantiche stanno attraversando una crisi senza precedenti, lasciando l’Europa in una posizione di incertezza e vulnerabilità. L’amministrazione Trump ha ridefinito radicalmente i termini della collaborazione sulla sicurezza tra Stati Uniti ed Europa, mettendo in discussione la solidità dell’alleanza storica.

Un accordo sull’Ucraina senza l’Europa

Recentemente, il presidente Trump ha avviato negoziati diretti con il presidente russo Vladimir Putin per porre fine al conflitto in Ucraina, escludendo sia l’Unione Europea che lo stesso governo ucraino dalle discussioni iniziali. Questa mossa ha suscitato allarme nelle capitali europee, poiché un accordo raggiunto senza il coinvolgimento dell’Europa potrebbe compromettere la sicurezza del continente e non garantire una pace duratura. Il ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius, ha definito “ingenuo” pensare che la minaccia da Mosca possa diminuire con un simile accordo.

Zelensky e la difesa europea: una proposta senza consenso

In risposta, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha proposto la creazione di un esercito europeo autonomo, capace di difendere il continente indipendentemente dalla protezione statunitense. Tuttavia, questa proposta ha incontrato scetticismo tra i leader europei, che sono divisi sulla strada da intraprendere. Un recente incontro d’emergenza a Parigi ha evidenziato la mancanza di consenso su come rafforzare la difesa europea e garantire un accordo di pace equo e sostenibile per l’Ucraina.

Washington punta sulla Russia, l’Europa resta indietro

La situazione è ulteriormente complicata dalla percezione che gli Stati Uniti stiano cercando di consolidare nuove relazioni con la Russia, forse nel tentativo di allontanarla dalla Cina. Questo sviluppo potrebbe indicare che l’Europa non è più una priorità per Washington, lasciando il continente a confrontarsi con le proprie divisioni interne, un’economia in declino e un’influenza globale ridotta.

In questo contesto, l’Europa deve affrontare decisioni cruciali riguardo al suo futuro. È imperativo che i Paesi europei aumentino gli investimenti nella difesa, sviluppino una politica estera unitaria e si preparino a garantire la propria sicurezza senza fare affidamento esclusivo sugli Stati Uniti. Come sottolineato dallo storico Timothy Snyder e dal segretario generale della NATO, Mark Rutte, l’Europa deve incrementare la spesa per la difesa per evitare di rimanere vulnerabile e dipendente da misure di sicurezza inadeguate.

Un continente al bivio

La fine delle relazioni transatlantiche, spesso preannunciata, sembra ora una realtà concreta. L’Europa si trova a un bivio: deve decidere se assumere un ruolo proattivo nella definizione del proprio destino o rischiare di essere marginalizzata nelle decisioni geopolitiche globali. La strada da percorrere necessiterà unità, una nuova determinazione e una chiara visione del ruolo che si vorrà dare all’Europa nel mondo post-transatlantico.

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