Resto a Sud 2020, novità DL Rilancio: ulteriori contributi a fondo perduto sia per le imprese che per i professionisti del Mezzogiorno e del cratere sismico del Centro Italia. Le domande possono essere inviate anche tramite PEC finché il sito di Invitalia non sarà aggiornato.
Resto al Sud 2020, domande al via per il contributo a fondo perduto: il sito di Invitalia è ancora in fase di aggiornamento, ma le richieste possono essere inviate anche tramite PEC.
Da dicembre scorso anche i professionisti possono richiedere l’agevolazione Resto al Sud. Ma qual è la novità del DL Rilancio?
Il decreto, pubblicato in Gazzetta Ufficiale nella serata del 19 maggio 2020, prevede un ulteriore contributo a fondo perduto per i beneficiari dell’incentivo, a condizione che siano in possesso dei requisiti previsti.
Sono tantissime le attività che a causa della pandemia hanno dovuto chiudere i battenti per molte settimane, e ora le più fortunate stanno provando a rimettersi in piedi.
Lo scopo della norma è quello di andare incontro alle imprese (e ai professionisti) per fare in modo che rimangano sul mercato. L’agevolazione è prevista non solo per chi ha già sfruttato “Resto al Sud”, ma potranno accedervi anche i futuri beneficiari.
Resto al Sud, al via le domande per il fondo perduto anche tramite PEC: novità DL Rilancio
Il DL Rilancio è un provvedimento corposo, che per la maggior parte prevede misure per il lavoro, per aiutare le tantissime attività che hanno subìto i danni delle molte settimane di chiusura forzata.
Ci sono novità anche per l’agevolazione Resto al Sud: per beneficiarne, professionisti e imprese del Mezzogiorno e del cratere sismico del Centro Italia possono procedere con le richieste.
Non c’è bisogno di aspettare né circolari né decreti attuativi. È Invitalia a gestire le richieste: il sito è ancora in fase di aggiornamento, ma come anticipato dal Sole 24 Ore, chi è interessato può inviare le domande anche tramite PEC.
Basta quindi inviare una richiesta a Invitalia, per ora tramite PEC, per richiedere:
- 15.000 euro per i lavoratori autonomi;
- 40.000 euro per le imprese.
Resto al Sud, le novità introdotte dal DL Rilancio sul fondo perduto: importi e requisiti
Il DL Rilancio prevede un’interessante novità per le imprese e i professionisti interessati all’agevolazione Resto al Sud.
L’articolo 245 del provvedimento prevede un contributo a fondo perduto a copertura del fabbisogno di circolante di:
- 15.000 euro per le attività di lavoro autonomo e libero-professionali esercitate in forma individuale;
- 10.000 euro per ciascun socio, fino ad un importo massimo di 40.000 euro per ogni impresa.
Per poter accedere al beneficio, i liberi professionisti, le ditte individuali e le società, comprese le cooperative devono avere i seguenti requisiti:
- aver completato il programma di spesa ammesso alle agevolazioni;
- essere in regola con il pagamento delle rate relative al finanziamento bancario e con gli adempimenti previsti dalla normativa;
- aver restituito nei tempi previsti il finanziamento ricevuto, che è ancora in fase di preammortamento: terminerà il 31 dicembre 2020.
Entrambi i contributi verranno versati ai richiedenti con i suddetti requisiti in un’unica soluzione, per completare il progetto iniziato: andrà quindi presentata la fattura a saldo degli ultimi investimenti.
L’agevolazione però è destinata non solo a chi ha già usufruito dell’incentivo, ma anche i futuri beneficiari, cioè per i progetti non ancora messi in campo: basta essere in possesso dei requisiti (cioè essere under 46 e residente in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia e nelle aree del Centro Italia colpite dai terremoti del 2016 e 2017).
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