L’obiettivo finale della riforma fiscale è la flat tax, ma nel testo della stessa non c’è scritto nulla riguardo la riduzione delle aliquote Irpef.
La riforma fiscale, che comprende anche quella dell’Irpef, è inserita nella delega fiscale e prevede una profonda revisione del sistema di tassazione che oggi abbiamo in Italia. Ora che il testo della Legge delega ha iniziato il suo iter burocratico, però, se ne conosce anche il testo e nasce una domanda abbastanza lecita che riguarda l’incognita delle aliquote Irpef.
Lo scopo finale di questa profonda riforma è quello di rivedere completamente il sistema impositivo sul reddito delle persone fisiche per arrivare, gradualmente, all’aliquota unica per tutti. Ma quel che succede nelle fasi intermedie nelle delega non è specificato.
Riduzione aliquote e scaglioni Irpef
Nessun punto del testo, infatti, prevede il passaggio dalle attuali quattro aliquote alle tre annunciate dall’esecutivo. La riduzione che si intende attuare già dal prossimo anno, in base alle intenzioni del Governo, dovrà essere prevista da decreti attuativi.
La riforma, quindi, non prevede nero su bianco la riduzione dell’Irpef nel breve termine. Ma neanche la esclude, e questo va precisato. Il testo, quindi, lascia spazio di manovra all’esecutivo per passare da quella che è la fase attuale a quello che è l’obiettivo finale della flat tax.
Cosa prevede la riforma?
Tra i molti aspetti che andrà a toccare la riforma fiscale c’è, appunto, quello della graduale riduzione dell’imposizione fiscale. L’obiettivo finale è quello di equiparare l’imposizione su tutte le tipologie di reddito (autonomo, dipendente e da pensione) con lo scopo finale di arrivare all’aliquota unica senza perdere, però, la progressività fiscale.
Per poter far convivere l’aliquota unica con la progressività fiscale si è pensato di procedere
Attraverso il riordino delle deduzioni dalla base imponibile, degli scaglioni di reddito, delle aliquote di imposta, delle detrazioni dall’imposta lorda e dei crediti d’imposta.
L’aliquota imponibile, quindi, è unica mentre la progressività fiscale viene recuperata con detrazioni e deduzioni che saranno basate sul reddito. Ma questo è il traguardo ultimo, quello a lungo termine.
Riduzione graduale, nella delega non se ne parla
Per quel che riguarda la riduzione graduale delle aliquote Irpef per poter arrivare alla flat tax per tutti, invece, nella delega si parla poco e ci sono indicazioni vaghe.
Si parla di una revisione graduale dell’Irpef per ottenere equità orizzontale ma non vi è nessun riferimento alla riduzione degli scaglioni Irpef a tre.
Sicuramente si tratta di un’opzione che il Governo ha intenzione di attuare ma non c’è alcun obbligo di legge che impone all’esecutivo di farlo.
Nella relazione che accompagna la delega si può leggere, infatti che
I criteri relativi all’imposta personale sui redditi appaiono ancora indefiniti e non consentono di effettuare una puntuale valutazione in termini di gettito. Al riguardo, si osserva che i criteri direttivi si limitano a indicare un graduale percorso finalizzato a ridurre gradualmente il numero e il livello delle aliquote e degli scaglioni.
In una prima fase, il legislatore potrebbe ridurre le aliquote a tre e successivamente a due.
Ma qualsiasi decisione relativa a livelli e misure delle aliquote resta da definire.
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