Rimborso 730/2024, qual è l’importo massimo che si può avere?

Patrizia Del Pidio

14 Maggio 2024 - 15:52

Quale importo massimo si può ottenere a titolo di rimborso del 730/2024? Non esiste una somma uguale per tutti, ma cambia. Vediamo perché.

Rimborso 730/2024, qual è l’importo massimo che si può avere?

Quando soldi si possono avere al massimo dal rimborso del 730/2024? La stagione dei redditi è iniziata con la messa a disposizione dei modelli precompilati, da parte dell’Agenzia delle Entrate, il 30 aprile. Entrerà, però, nel vivo dal 20 maggio, quando i cittadini potranno, oltre che consulta, anche modificare e inviare la dichiarazione.

Per la prima volta, quest’anno, la dichiarazione dei redditi potrà essere inviata anche con la dichiarazione semplificata, una procedura che dovrebbe facilitare la conferma e la modifica dei dati di cui l’amministrazione fiscale è in possesso (quelli trasmessi da soggetti terzi).

Quando si parla di dichiarazione dei redditi, ma in particolar modo di modello 730/2024, quello che maggiormente interessa i cittadini riguarda il rimborso che potrebbe derivare dal conguaglio fiscale (la differenza tra imposte pagate in busta paga o sulla pensione e imposte dovute - scontate dalle detrazioni spettanti).

Come si determina l’importo del rimborso del 730/2024?

Con la presentazione del 730 si permette un calcolo reale dell’Irpef dovuta. Prima si determina il reddito complessivo da cui si sottraggono eventuali deduzioni per ottenere il reddito imponibile. Su questo, poi, si applicano le aliquote riferite allo scaglione di reddito e si determina l’imposta lorda. Per arrivare all’imposta netta, che è quella realmente dovuta dal contribuente, si devono sottrarre all’imposta lorda le detrazioni spettanti.

Il soggetto, quindi, prendendo in considerazione tutte le spese detraibili sostenute nell’anno di imposta precedente, le vede sottrarre dall’imposta lorda. Nei casi di dipendenti e pensionati, che versano l’Irpef direttamente in busta paga, mese dopo mese, molto spesso il conguaglio Irpef risulta a credito e determina un rimborso.

Questo accade perché il datore di lavoro applica in busta paga l’Irpef basandosi sui redditi presunti che il dipendente percepirà nell’anno, effettuando, poi, un conguaglio a dicembre per recuperare l’eventuale Irpef ancora dovuta o per restituire quella eventualmente versa in più. Le detrazioni entrano in gioco solo al momento della presentazione della dichiarazione dei redditi. Avendo, però, il dipendente e il pensionato già versato l’imposta dovuta, per forza di cose le detrazioni si trasformano in un rimborso dell’Irpef versata ma non realmente dovuta.

Qual è il rimborso massimo che si può avere?

Il rimborso massimo ottenibile dal modello 730/2024 non è uguale per tutti, ma varia da persona a persona. Questo perché le detrazioni operano solo fino a capienza fiscale.

Appurato questo, quindi, ogni lavoratore può ottenere un rimborso del 730 che al massimo può essere pari all’imposta dovuta e mai superiore a essa. Come abbiamo detto si ha diritto a detrazioni finché c’è Irpef da cui sottrarle. Nel momento che le detrazioni raggiungono la somma dell’imposta dovuta, di fatto, non se ne ha più diritto perché si è esaurita la capienza fiscale.

Facciamo un esempio pratico. L’imposta dovuta (e già versata in busta paga) da un lavoratore dipendente è pari a 8,249 euro. Il rimborso massimo ottenibile da questo contribuente è pari proprio a 8.249 euro: se ha detrazioni che gli permettono di arriva a questa somma l’intera imposta versata gli sarà rimborsa. In nessun caso, però, il rimborso potrà essere superiore a questa somma perché le detrazioni possono essere utilizzate solo fino all’azzeramento dell’Irpef.

Se a dover versare l’Irpef di 8.249 euro è un lavoratore autonomo che non ha ancora versato acconti, il diritto al rimborso non può esserci e la conseguenza dell’applicazione delle detrazioni di concretizza con un azzeramento dell’Irpef dovuta.

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