Sono in atto nuovi tentativi di truffa a nome dell’Agenzia delle entrate, attenti a e-mail aventi ad oggetto un rimborso o cartella esattoriale
Periodicamente l’Agenzia delle entrate mette in guardia i contribuenti da tentativi di truffa attuati tramite messaggi di posta elettronica in cui generalmente gli utenti sono invitati a seguire un link e fornire dai personali al fine di ottenere rimborsi o accrediti.
Si tratta di tentativi di phishing che mietono sempre numerose vittime.
L’ultimo tentativo è stato scoperto il 21 aprile, in questo caso gli utenti hanno ricevuto comunicazioni aventi ad oggetto un rimborso o cartella esattoriale, ma si tratta solo di una truffa.
Rimborso per la guerra in Ucraina, la nuova truffa dall’Agenzia delle entrate
La prima email da cui stare in guardia rende noto che è possibile ottenere un rimborso da parte dell’Agenzia delle entrate volto ad alleviare gli effetti nocivi causati dalla guerra in Ucraina. Tale rimborso è in realtà inesistente e l’email è volta esclusivamente a carpire informazioni personali o indurre a scaricare allegati dannosi.
Nell’e-mail che annuncia la possibilità di ottenere un rimborso per la guerra in Ucraina è contenuto un modulo di domanda da compilare. Nella prima parte sono da inserire i dati personali, come nome, cognome, codice avviamento postale e numero di telefono.
Inserite queste informazioni, si viene invitati a cliccare sulla voce “Avanti”, questa seconda schermata è la più insidiosa perché sono richiesti i dati bancari necessari per ottenere il rimborso.
Al termine di questa operazione compare una schermata di riepilogo e, infine, occorre fornire la conferma della “transazione”. Ovviamente il contribuente non riceverà mai il rimborso, ma nel frattempo chi ha attuato il phishing ha ricevuto i dati bancari.
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Truffa Agenzia delle entrate con falsa notifica della cartella di pagamento
Il secondo tipo di truffa denunciato dall’Agenzia delle entrate riguarda la falsa notifica di una cartella di pagamento.
In questo caso si viene invitati a seguire un link per scaricarla e reindirizzati in una pagina che chiede l’inserimento di dati personali. A questo punto la truffa è attuata.
Truffa rimborso o cartella esattoriale: a cosa prestare attenzione
L’Agenzia delle entrate mette in guardia i contribuenti da alcuni segnali che possono indicare che vi è un tentativo di truffa in atto.
In primo luogo spesso le e-mail arrivano dall’estero e di conseguenza vi sono numerosi errori grammaticali e ortografici, spesso si nota la totale assenza dell’uso di articoli.
In secondo luogo l’Agenzia rende noto che questo tipo di comunicazione generalmente non viene effettuata. In particolare non invita mai a seguire link o a fornire informazioni personali. Solo i contribuenti che hanno indicato un indirizzo pec ricevono comunicazioni.
Infine, invita in ogni caso a controllare l’indirizzo da cui proviene la comunicazione al fine di verificare che si tratti di un indirizzo ufficiale dell’Agenzia delle entrate, spesso cambiano piccoli dettagli come un punto o una lettera e questo può trarre in inganno il contribuente.
L’Agenzia in caso di dubbi è bene contattare l’Agenzia attraverso i recapiti che sono presenti sul sito ufficiale e chiedere delucidazioni su tali comunicazioni.
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