Inverno 2024-2025: qual è il riscaldamento più economico? Una panoramica dei vari sistemi per riscaldare la casa, con il confronto dei costi.
Con la stagione invernale 2024-2025 ormai avviata, sapere qual è il riscaldamento più economico per la propria casa è una necessità di molte famiglie.
Le soluzioni offerte dal mercato oggi sono davvero molte e spaziano dalle stufe a pellet a quelle alimentate a gas, fino ai sistemi elettrici e alla pompa di calore. La scelta dell’impianto o del dispositivo specifico da installare nella propria abitazione, ovviamente, dipende da diversi fattori.
La metratura dell’appartamento, l’efficienza energetica, il tempo trascorso in casa durante l’inverno, la composizione della famiglia rientrano tra i criteri di valutazione osservati prima di decidere quale opzione preferire. Naturalmente, il rapporto qualità/prezzo è il metro di giudizio di maggiore peso.
A conclusione di un altro anno piuttosto movimentato sul fronte delle materie prime energetiche (il prezzo del gas nel benchmark di riferimento europeo è tornato a salire negli ultimi mesi) e con la fine del mercato tutelato, le bollette dell’energia sono state una voce chiave del budget familiare.
Ecco perché sapere qual è il riscaldamento più economico per l’inverno 2024-2025 è utile.
Riscaldamento per l’inverno 2024-2025: un confronto tra i prezzi
Paragonare i diversi sistemi di riscaldamento per premiare, conti alla mano, il più economico non è un’operazione così lineare e semplice.
Troppe, infatti, le variabili da considerare e che risultano poco confrontabili. Tuttavia, si può provare a mettere in evidenza i costi dei sistemi di riscaldamento più diffusi con la certezza che nel rapporto qualità/prezzo andranno a concorrere molte discriminanti.
Tempi e modalità di accensione di ogni tipo di sistema o stufa sono considerati nella media. Accingendo agli approfondimenti tematici che Money.it ha offerto in questi mesi, possiamo così sintetizzare i prezzi del riscaldamento nelle sue varie forme:
- stufa a pellet: sommando l’acquisto di pellet e il consumo di elettricità e ipotizzando un uso di 12 ore al giorno, occorrono circa 970 euro per l’uso nella stagione invernale;
- pompa di calore: consuma 0,5-1 kWh, quindi considerando una tariffa elettrica attuale di 0,12 euro/kWh e un funzionamento di 8 ore al giorno nei mesi invernali, si ottiene un consumo di circa 4-8 kWh al giorno con un costo anche inferiore a 1 euro al giorno, circa 150 euro totali nella stagione invernale;
- termoconvettori: con un costo di 0,12 KWh dell’elettricità, si può calcolare un spesa di circa 40 euro al mese;
- stufa elettrica: un modello con potenza massima di 1.000 W, in funzione per 4 ore (4h x 1000W = 4000Wh) consuma 4 kWh. Stando alle quotazioni dell’energia elettrica a una media di 0,12euro/kWh, 4 ore al giorno di accensione di una stufa dalla potenza massima di 1.000 W significa consumare circa 0,48 centesimi al giorno, più o meno 15 euro al mese;
- stufa a gas: le stufe a gas sono in grado di erogare una potenza anche fino a 10 kW. Se prendiamo come esempio una potenza media di 8 kW al costo di 0,48 euro al metro cubo, una stufa a gas arriva a far spendere 0,70 euro al giorno.
Riscaldamento 2024, il paragone tra le soluzioni
Come evidenziato, sono diverse le soluzioni per riscaldare casa, ma non tutte sono considerate molto economiche.
Partiamo dalla classica caldaia alimentata a gas collegata ai termosifoni. Si tratta di una delle soluzioni più utilizzate nelle case degli italiani. Ottima efficienza, grandissima facilità di utilizzo, poca manutenzione se non quella ordinaria annuale, la caldaia rappresenta ancora oggi la miglior soluzione per avere acqua calda e riscaldamento insieme. È alimentata a gas e per funzionare ha bisogno di corrente elettrica e per questo non è certamente economica.
Il costo del gas, con le tensioni geopolitiche in Europa, nel 2022 è balzato su nuovi massimi dopo la guerra in Ucraina. Oggi quei picchi sono ormai un ricordo, ma le attuali tensioni geopolitiche continuano a rappresentare un rischio di repentini rialzi dei prezzi, proprio durante la stagione invernale.
Anche altre soluzioni come condizionatori, stufe e convettori, hanno dei limiti. I condizionatori, anche se non consumano tantissimo in termini di energia elettrica, hanno una bassa resa perché appena spenti si percepisce immediatamente la differenza e tenerli accesi tutta la giornata fa lievitare i costi in bolletta. Con stufe e convettori il discorso è uguale ai condizionatori.
Dopo che il pellet aveva raggiunto prezzi folli a causa del conflitto in Ucraina e la forte speculazione che c’era stata su questo prodotto nel 2022, la buona notizia è che in questo 2024 il costo del pellet è tornato più o meno ai prezzi di qualche anno fa e si aggira in media poco sopra i 5 euro per ogni sacco da 15 chili.
In alcuni casi acquistare interi bancali da mettere in stock consente di risparmiare ulteriormente sul prezzo e godersi un intero inverno senza problemi di fornitura. La stufa a pellet rappresenta quindi di nuovo una delle soluzioni più economiche ed efficienti per riscaldarsi in inverno, sopratutto se collegata ai termosifoni permettendo un riscaldamento globale della casa.
Anche la legna per camini e stufe ha un prezzo stabile e rappresenta una soluzione molto adottata per la sua economicità. Qui però entrano in gioco alcuni limiti come l’eccessiva manutenzione, uno spazio ampio per lo stoccaggio della legna sopratutto se si abita ai piani alti. Insomma sicuramente legna e pellet sono al momento più economici rispetto a elettricità e gas per riscaldarsi.
Riscaldamento più economico 2024-2025: pompa di calore
Allora c’è una nuova soluzione che sta andando sempre più in voga nelle case per riscaldarsi in inverno ed è la pompa di calore. Questa soluzione è quella permette di risparmiare di più per riscaldarsi in inverno ed è anche quella più green per l’ambiente.
La pompa di calore permette di scollegarsi da fonti fossili come combustibile perché funziona con l’energia elettrica, ma ha un consumo davvero limitato. La pompa di calore consente un risparmio che varia dal 40% al 60% rispetto ad altre soluzioni di riscaldamento.
Il funzionamento è molto semplice. Si tratta di una tecnologia in grado di trasferire energia termica e quindi calore da un ambiente più freddo a uno più caldo.
In inverno una pompa di calore opera sottraendo calore all’ambiente esterno, per fornirlo agli spazi interni, mantenendoli al caldo. Estrae il calore da una fonte naturale che può essere aria, acqua o terra e lo trasporta dentro l’edificio alla temperatura idonea.
I costi di installazione possono risultare più elevati rispetto ad altre soluzioni, ma esistono diversi incentivi che li fanno abbassare di molto. Inoltre, dopo 5 anni si può ammortizzare l’investimento iniziale.
In sintesi, la pompa di calore riesce a coniugare risparmio in bolletta con basso impatto ambientale.
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