I contributivi puri possono riscattare la laurea a un costo più basso? Sì approfittando del calcolo agevolato; ma ci sono delle condizioni da rispettare.
Con il messaggio n. 2564 del 2023 l’Inps fa chiarezza sulle regole per il riscatto della laurea agevolato - con onere quindi più vantaggioso rispetto a quello solitamente previsto - per quei lavoratori privi di anzianità assicurativa al 31 dicembre del 1995 che intendono far valere ai fini contributivi un percorso di studi universitario antecedente alla suddetta data.
Il problema nasce dal fatto che il riscatto della laurea agevolato è solitamente ammesso esclusivamente per i periodi che si collocano nel sistema contributivo della futura pensione. Ciò significa che:
- o si possono riscattare agevolmente periodi di studio successivi al 1° gennaio 1996;
- oppure si possono riscattare agevolmente periodi di studio antecedenti alla suddetta data ricorrendo all’opzione per il sistema di calcolo contributivo, facoltà riconosciuta dall’articolo 1, co. 23 della legge n. 335/1995.
Ebbene, con il suddetto messaggio l’Inps si concentra sulla seconda situazione, rivolgendosi a coloro che vogliono sì riscattare dei periodi di studio antecedenti al 1° gennaio 1996 ma non soddisfano i requisiti (meno di 18 anni al 31 dicembre 1995, almeno 15 anni di cui almeno 5 dal 1° gennaio 1996, almeno un contributo anteriore al 1° gennaio 1996) per l’opzione al contributivo, almeno non prima di aver provveduto al riscatto della laurea.
Cosa succede in tal caso? Il riscatto agevolato è comunque ammesso? Facciamo chiarezza.
Cosa prevede il riscatto della laurea agevolato
Grazie al riscatto della laurea agevolato è possibile far valere ai fini contributivi il percorso di studi universitari versando per ogni anno un contributo minimo, molto più basso rispetto a quello calcolato con il sistema ordinario con il quale invece si tiene conto dell’ultimo stipendio percepito.
Nel dettaglio, con il riscatto della laurea “light” l’onere è calcolato applicando l’aliquota IVS prevista per i lavoratori dipendenti - pari al 33% - sul reddito minimo soggetto a imposizione della Gestione Inps Artigiani e Commercianti, pari a 17.504,00 euro nel 2023. Di conseguenza, nel 2023 per ogni anno di studi da riscattare si verserebbe un onere pari a 5.776,32 euro.
Con il sistema ordinario, invece, l’onere sarebbe pari al 33% dell’ultima retribuzione percepita prima di farne domanda. Pensiamo ad esempio a un lavoratore con RAL di 35 mila euro: il costo di cui dovrebbe farsi carico sarebbe più del doppio di quanto previsto con il riscatto light.
Come anticipato, però, il calcolo agevolato vale solamente per quei periodi che vengono fatti valere nel calcolo contributivo della pensione, quindi successivi al 1° gennaio 1996 oppure oggetto di ricalcolo contributivo.
I contributi riscattati possono essere fatti valere per il ricalcolo contributivo?
Come anticipato, con il suddetto messaggio l’Inps si rivolge a quei lavoratori che non hanno anzianità assicurativa al 31 dicembre 1995 ma che intendono comunque riscattare con i criteri del sistema contributivo - e quindi a un costo agevolato - periodi di studio universitario (che hanno portato al conseguimento della laurea) antecedenti al 31 dicembre 1995.
Questa data non è casuale: rappresenta, infatti, l’ultimo giorno in cui era in vigore il regime retributivo, sostituito poi dal contributivo a partire dal 1° gennaio 1996.
Ebbene, anche questi possono fruire del riscatto agevolato, a patto ovviamente che contestualmente alla domanda di riscatto optino per il sistema di calcolo contributivo (articolo 1, co. 23 della legge n. 335/1995). A tal proposito, come ci ricorda l’Inps, per poter usufruire di questa opzione è necessario che l’interessato sia in possesso di:
- meno di 18 anni di contributi alla data del 31 dicembre 1995;
- almeno un contributo al 1 gennaio 1996;
- almeno 15 anni di contribuzione di cui almeno 5 successivi al 1 gennaio 1996.
Come anticipato, è ovvio che questi beneficiari non possono soddisfare i suddetti requisiti, in quanto privi di anzianità contributiva antecedente al 1° gennaio 1996. Requisiti che tuttavia verrebbero raggiungi una volta riscattata la laurea, in quanto appunto i contributi accreditati andrebbero a ricadere nel periodo precedente, quando era ancora in vigore il retributivo.
Cosa fare quindi? Ebbene, l’Inps autorizza il ricorso all’opzione al sistema contributivo, fissando però due condizioni:
- il mese di contributi necessario per far sì che l’assicurato sia in possesso di almeno un contributo mensile antecedente al 31 dicembre 1995 avrà un costo calcolato secondo il meccanismo della riserva matematica;
- inoltre, l’onere per il riscatto di quelle mensilità necessarie per il perfezionamento dei requisiti necessari per l’esercizio dell’opzione al sistema contributivo va versato in un’unica soluzione. La restante parte può essere invece tranquillamente rateizzata, a seconda delle preferenze del lavoratore.
Niente riscatto della laurea agevolato per chi raggiunge i 18 anni di contributi
Attenzione però: ricordiamo che l’opzione al sistema contributivo è preclusa a coloro che hanno un’anzianità pari o superiore a 18 anni al 31 dicembre 1995.
Per questo motivo non è possibile approfittare del riscatto della laurea agevolato laddove con i contributi riscattati si maturi una tale anzianità, poiché verrebbe meno la possibilità di ricorrere all’opzione per il contributivo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA