La ricchezza delle famiglie il grande scudo salva BTP promosso da Meloni. L’altro caso della tassa sugli extraprofitti delle banche. Ma il governo sta davvero blindando i risparmi?
Il governo Meloni, nei fatti, e non nelle parole, blinda o mette invece perfino a rischio la ricchezza delle famiglie italiane? Il dibattito tra gli economisti e gli stessi cittadini va avanti da anni, esattamente dall’alba della nascita del governo italiano: da un lato, c’è chi sostiene che l’obiettivo di Meloni & Co. sia quello di rendere gli italiani più ricchi, di fare una sorta di moltiplicazione dei pani e dei pesci, togliendo ai ricchi per dare ai poveri: una narrativa che sarebbe stata avallata, a parer loro, soprattutto da quella tassa sugli extraprofitti delle banche italiane annunciata agli inizi di agosto del 2023, che scioccò Piazza Affari, facendo crollare i titoli degli istituti di credito e anche i BTP, con l’effetto di infiammare lo spread BTP-Bund.
Ai sostenitori più convinti di Meloni & Co. quella reazione della borsa di Milano non diede poi molto fastidio in quanto, a loro avviso, l’annuncio anti banche fu la dimostrazione di come la presidente del Consiglio, in versione Robin Hood, volesse togliere ai ricchi (le banche italiane) per dare ai poveri. Quella tassa, si sa, si dissolse poi praticamente nel nulla, per tornare alla ribalta alla fine del 2024, ed essere rimpiazzata da una misura decisamente più blanda (l’anno precedente fu invece semplicemente affossata). A fronte dei fan di Meloni, la platea degli esperti ha sempre bocciato l’idea della tassa sugli extraprofitti, ironizzando non solo sul concetto di extraprofitti (che, di fatto, non esistono), ma facendo notare come, alla fine, la tassa non ci fosse neanche stata.
Le critiche non sono finite qui, in quanto più volte gli esperti si sono opposti anche alla strategia di risparmi alla Patria, che il governo sta continuando a perseguire mettendo nel mirino i risparmi delle famiglie italiane che, evidentemente, fanno sempre più gola, e che possono essere utilizzati, secondo la strategia firmata dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni a favore, prima di tutto, del debito pubblico della Patria Italia, dunque a favore dei BTP, i titoli di Stato italiani: una strategia di nazionalizzazione del debito pubblico, tra l’altro tra i più alti al mondo, che ha preso forma finora con il lancio dei vari BTP Valore e che si ripresenterà a breve con la nuova trovata battezzata BTP Più. Il governo Meloni sta facendo ora anche altro: assicurarsi che i risparmi della Patria vadano per l’appunto alla Patria e non rischino di essere in qualche modo sequestrati da eventuali operazioni di mercato di M&A protagoniste di Piazza Affari. Si spiegano con questa logica le ingerenze in questioni di Borsa, come l’OPS lanciata da UniCredit su Banco BPM, l’accordo tra Generali e i francesi di Natixis e il dossier più recente dell’assalto di MPS su Mediobanca, strumento per garantire il DNA italiano di Generali. [...]
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