Bar e ristoranti, ipotesi riapertura ma solo per chi dispone di tavoli all’aperto. Lo stesso vale per gli spettacoli. Possibile stretta ai pagamenti in contanti.
Tutti attendono la ripresa delle attività di ristorazione, come pure del settore degli spettacoli.
A tal proposito, sembra che - come riportato dal Messaggero - il Governo, complice il calo dei contagi delle ultime settimane - stia cominciando a riflettere su un piano di riaperture, con il ritorno della zona gialla in Italia già da lunedì 19 aprile.
C’è però una novità importante riportata dal Messaggero che immaginiamo farà molto discutere, specialmente per quanto riguarda il settore della ristorazione: sembra, infatti, che inizialmente il Governo potrebbe autorizzare alla riapertura solamente alcune tipologie di bar e ristoranti, ossia coloro che hanno dei tavoli all’aperto. Lo stesso vale per gli spettacoli, con una riapertura - quindi - solamente per le arene.
Ristoranti e spettacoli, ripresa vicina (ma solo all’aperto)
Negli ultimi giorni è stato pubblicato un interessante studio irlandese con il quale vengono messe in luce le poche probabilità per cui il contagio da Covid avvenga all’aria aperta. Solamente lo 0,1% dei casi registrati in Irlanda, infatti, è avvenuto all’aria aperta, una tendenza confermata anche da altre ricerche effettuate in questi mesi.
Ed è proprio sulla base di questo principio che il Governo sembra voler autorizzare - almeno in un primo momento - la riapertura solamente all’aperto, sia per quanto riguarda le attività di ristorazione che per gli spettacoli.
Sembra, infatti, che nelle ultime ore il Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini, stia lavorando proprio ad un nuovo protocollo per gli spettacoli all’aperto. In questo modo, verrebbero perlopiù “premiate” le arene.
Lo stesso potrebbe valere anche per bar e ristoranti, per i quali nei prossimi giorni la Cabina di regia si riunirà per definire le nuove regole per la riapertura dei servizi di ristorazione. Proprio per andare incontro al CTS - che continua a predicare “massima prudenza” per le riaperture - c’è la possibilità che inizialmente venga dato il via libera solamente a bar e ristoranti con i tavoli all’aperto.
Una “discriminazione” che immaginiamo creerebbe non poche polemiche nel settore della ristorazione, già ai ferri corti con il Governo: non è da escludere, quindi, che questa resti solamente un’ipotesi con la riapertura che sarà per tutti (ma solo nelle zone gialle) dopo il 30 di aprile.
Bar e ristoranti, le nuove regole per la riapertura
Siamo ancora nella fase delle indiscrezioni: non è detto, quindi, che le ipotesi che circolano in queste ore verranno effettivamente introdotte nel nuovo protocollo.
Ad esempio, per il momento si sta discutendo anche della possibilità di anticipare l’orario di chiusura di bar e ristoranti alle 16:00, così da evitare che si creino gli assembramenti durante l’orario dell’aperitivo.
Inoltre, sembra che il Comitato tecnico scientifico voglia introdurre l’obbligo di rilevamento della temperatura corporea del cliente all’ingresso del locale, come pure l’obbligo di prenotazione in modo da mettere un freno agli assembramenti e mettere a punto un sistema di tracciamento dei clienti. E non è tutto: come riportato dal Giornale - e messo in risalto anche da Giorgia Meloni con un post polemico pubblicato su Facebook - è possibile che ci sarà anche una stretta ai pagamenti in contanti.
Sembra, infatti, che il CTS abbia messo nel mirino lo scambio di banconote, vista la possibilità che il coronavirus possa resistere fino a 28 giorni sulla loro superficie. Per questo motivo, potrebbero essere autorizzati solamente i pagamenti elettronici o digitali.
Un’altra novità che - se confermata - farà molto discutere in un periodo in cui la fiducia nei confronti delle istituzioni non è di certo ai massimi livelli (per utilizzare un eufemismo).
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