Rivoluzione nel rinnovabile, nuovo supercondensatore trasforma le case in batterie

Ilena D’Errico

15 Giugno 2024 - 19:50

Dei ricercatori hanno inventato un nuovo supercondensatore capace di trasformare le case in batterie giganti. L’inizio di una rivoluzione nel rinnovabile?

Rivoluzione nel rinnovabile, nuovo supercondensatore trasforma le case in batterie

I ricercatori del Mit (Massachussets institute of technology) hanno inventato un nuovo supercondensatore che trasforma le case in batterie giganti, con un’enorme capacità di immagazzinare l’energia solare ed eolica. Lo stesso metodo permetterebbe perfino la ricarica delle auto elettriche mentre si viaggia, grazie a un’integrazione nelle strade. Inizia così una vera e propria rivoluzione nel rinnovabile, che permetterebbe di superare diverse problematiche correlate all’uso dei pannelli solari e delle tradizionali colonnine di ricarica per le vetture.

Di fatto, ogni famiglia avrebbe le condizioni per diventare completamente autosufficiente dal punto di vista energetico e potrebbe usare veicoli elettrici per qualsiasi spostamento, senza paura di rimanere a piedi o lunghe attese per la ricarica. Ad ora, questo progetto è stato realizzato in piccolo per testarne la funzionalità, ma sarà presto implementato per raggiungere i risultati sbalorditivi appena descritti.

Ovviamente prima che possa essere diffuso su vasta scala servirà del tempo, anche per una questione di investimenti, ma si tratta di un gigantesco passo in avanti nel mondo dell’energia rinnovabile e ci rassicura sul fatto che un giorno potremo davvero sostituire le fonti tradizionali, costose e inquinanti.

Il nuovo supercondensatore trasforma le case in batterie

I ricercatori del Mit, con uno studio pubblicato sulla rivista Pnas, hanno reso nota una recente invenzione: un supercondensatore, peraltro realizzato con materiali molto comuni, con una grande capacità di immagazzinare energia. In particolare, vengono sfruttate le proprietà del nero di carbonio (detto anche nerofumo o, più impropriamente, nero di carbone) e dell’acqua, miscelati con il cemento per dare struttura al condensatore.

Il nero di carbonio si mescola al cemento in una struttura frattale, ovvero con la ripetizione di forme geometriche, grazie al passaggio dell’acqua, così che ci sia un’ampia superficie di contatto tra le due sostanze. Il materiale così realizzato viene immerso in un elettrolita, una sostanza formata da acqua e minerali che trasportano una carica elettrica. Vengono quindi realizzate due piastre di questo materiale, separate da una membrana.

La densità energetica di questo supercondensatore è stata misurata in 300 wattora per metro cubo, perciò con circa 40 metri cubi di questo familiare sarebbe possibile immagazzinare energia necessaria a coprire e superare anche il fabbisogno energetico di una famiglia media italiana. Per arrivare a questo risultato, tuttavia, i ricercatori prendono in considerazione l’idea di inserire il conduttore direttamente nelle fondamenta dell’edificio, trasformando la casa in una batteria gigante.

Oltre agli edifici, questi superconduttori potrebbero essere integrati quindi anche nelle strade, fornendo energia ai veicoli in movimento. Si tratta di un progetto molto ambizioso, che forse non potrà arrivare a questa diffusione in tempi brevi, ma di certo pone le basi per un diverso modo di guardare all’energia rinnovabile, con una capacità di immagazzinarla senza paragoni.

Certo, possono essere realizzati strumenti più efficienti nel rapporto tra energia immagazzinata e volume, ma questo superconduttore spicca proprio per la semplicità dei materiali. Tutto grazie a una progettazione ben curata, che permetterebbe perfino di semplificare ulteriormente i processi di lavorazione. Questo ovviamente si traduce in un minore costo, un aspetto fondamentale considerando che per integrare il superconduttore saranno necessari importanti investimenti.

Prima di tutto, però, bisogna attendere lo sviluppo di versioni ancora più grandi e performanti. I ricercatori hanno in mente di arrivare presto a versioni da 45 metri cubi, pensati per l’appunto per coprire il fabbisogno energetico delle famiglie medie. Ci attende un percorso davvero molto lungo prima che questa super batteria potrà essere inserita nelle nostre case, ma senza dubbio si tratta di un sistema molto funzionale, capace di segnare il futuro dell’energia rinnovabile in tutto il mondo.

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