Con il prospetto informativo l’Agenzia delle Entrate ha fornito le somme dovute ma non il reale costo che il contribuente deve versare per saldare il debito. Vediamo perchè.
Ormai la domanda di adesione alla definizione agevolata è scaduta, poteva essere presentata entro il 30 giugno. I contribuenti a questo punto non possono fare altro che attendere la comunicazione dell’Agenzia delle Entrate che deve arrivare entro il 30 settembre. In essa saranno indicate le somme dovute e le eventuali date di scadenza delle rate, se si è scelto il pagamento rateale.
Per sapere quello che si dovrà effettivamente pagare e se l’Agenzia delle Entrate ha accettato o meno la domanda bisognerà attendere il 30 settembre. Il contribuente, però, avendo bisogno di sapere fin da subito l’importo che dovrà pagare sulle cartelle rottamate, ha potuto richiedere il prospetto informativo. Anche per capire quale sarà grossomodo l’ammontare di prima e seconda rata.
Sicuramente il prospetto informativo ha dato al contribuente una visione abbastanza chiara di quelli che saranno i costi da sostenere per saldare i propri debiti. Ma bisogna fare attenzione e andremo a vedere il perché non bisogna affidarsi completamente a questo documento che non fornisce tutti i dati necessari..
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Il prospetto informativo non fornisce tutte le spese
Nel prospetto informativo non sono comprese tutte le spese che si andranno a sostenere. La cosa è stata ribadita dalle Faq aggiornate dall’Agenzia delle Entrate Riscossione nelle quali viene chiarito che in esso non sono riportati:
- eventuali diritti di notifica;
- spese per procedure esecutive già attivate;
- interessi previsti nel caso si scelga il pagamento rateale.
Anche se, quindi, queste spese non sono riportate nel prospetto informativo saranno comunque incluse nel totale da pagare nelle somme dovute a titolo di rottamazione delle cartelle. E saranno comprese anche nel totale che l’Agenzia comunicherà al contribuente entro il 30 settembre 2023.
Il totale potrebbe cambiare
Richiedere il prospetto informativo, quindi, non è stato un errore visto che può dare, grossomodo, lidea dell’ammontare del debito residuo dopo la rottamazione delle cartelle. Ma bisogna tener presente che l’importo che si trova in esso non sarà lo stesso identico importo che si troverà, poi, nella comunicazione che si riceverà dall’Agenzia delle Entrate Riscossioni entro il 30 settembre.
Nella comunicazione delle somme dovute, infatti, sicuramente l’importo dovuto sarà leggermente più alto di quello riportato nel prospetto informativo e la differenza tra l’uno e l’altro sarà maggiore se si è scelto di procedere con un pagamento rateale del debito poiché alle altre spese bisognerà aggiungere anche gli interessi di riscossione maturati anche nel corso della dilazione del pagamento.
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