Con la proroga della rottamazione quater, come cambia il calendario delle scadenze per i pagamenti? Scopriamolo.
La rottamazione dopo la proroga subisce un cambiamento del calendario delle scadenze. Il decreto Milleproroghe ha previsto una riapertura dei termini di versamento per prima, seconda e terza rata. Per chi ha saltato il pagamento della prima rata da versare entro il 31 ottobre, della seconda da versare entro il 30 novembre e della terza da versare entro il 28 febbraio, non decade dalla definizione agevolata se versa tutto entro il nuovo termine ultimo fissato al 15 marzo 2024.
Per chi versa entro il 15 marzo le tre rate già scadute della rottamazione non sono previsti oneri aggiuntivi.
Il nuovo calendario della rottamazione
Alla nuova scadenza fissata al 15 marzo, tra l’altro, si applica anche la tolleranza di 5 giorni che porta, quindi, a essere tempestivi i pagamenti di prima, seconda e terza rata effettuati entro il 20 marzo 2024. Il differimento riguarda, tra l’altro, anche la scadenza della prima e della seconda rata per le popolazioni colpite dall’alluvione del maggio 2023.
Come cambia il calendario della rottamazione quater? Le nuove scadenze per il saldo delle rate riferite al 2024 sono le seguenti:
- entro il 15 marzo (con i 5 giorni di tolleranza entro il 20 marzo) per prima, seconda e terza rata della rottamazione;
- entro il 31 maggio deve essere saldata la quarta rata;
- entro il 31 luglio si deve versare la quinta rata;
- entro il 30 novembre si deve pagare la sesta rata.
Per le scadenze dal 2025 in poi restano fissati i termini ultimi del 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre.
Come si possono pagare le rate?
Per pagare il dovuto, sia entro il 15 marzo che per le scadenze successive, si possono utilizzare i bollettini allegati alla Comunicazione delle somme dovute che possono, tra l’altro, essere recuperati anche nella propria area riservata accedendo al sito dell’Agenzia delle Entrate Riscossione.
Il pagamento può essere effettuato utilizzando il servizio PagoPa, con i canali telematici di banche o Poste Italiane o recandosi fisicamente in banche, Poste e tabaccai. Inoltre, per non dover ricordare tutte le scadenze è possibile attivare anche la domiciliazione bancaria dei pagamenti. Importante ricordare le scadenze perché se si dovesse dimenticare di versare anche una sola delle rate si decade dal beneficio previsto dalla definizione agevolata.
Cambia anche il calendario del ravvedimento speciale
Sempre nel decreto Milleproroghe è stato previsto anche l’allargamento del ravvedimento speciale il cui pagamento può avvenire o in un’unica soluzione entro il 31 marzo 2024 o dilazionando in quattro rate con scadenza:
- 31 marzo 2024;
- 30 giugno 2024;
- 30 settembre 2024;
- 20 dicembre 2024.
© RIPRODUZIONE RISERVATA